Azzardo

La proroga per le slot in Consiglio. Pd e M5S: “Colpo di mano, decisione vergognosa”

Moratoria di un anno inserita in un testo urbanistico. "Non ha il coraggio di portare un provvedimento specifico in aula"

No slot in piazza contro l'azzardo
Foto d'archivio

Genova. Il provvedimento che garantisce un altro anno di proroga prima dell’entrata in vigore della legge sul gioco d’azzardo arriva in Consiglio Regionale e scatena le polemiche.

Il Pd parla di “decisione vergognosa, degna dei peggiori stratagemmi della prima Repubblica”. Al di là del merito, cui le opposizioni si sono sempre dette contrarie, a sollevare il polverone è ora il metodo, con la moratoria che dovrebbe diventare parte di un disegno di legge urbanistico sulla soppressione del comitato tecnico per il territorio. Niente di più distante, insomma, dalla materia del gioco d’azzardo

“Toti – spiegano i democratici – forza un testo che non c’entra nulla con l’azzardo perché non ha il coraggio di portare un provvedimento specifico in aula, disattendendo, tra l’altro, tutte le promesse di avviare un tavolo con le associazioni di categoria e senza coinvolgere le commissioni competenti. Un modo ipocrita di affrontare la questione. Ci chiediamo se anche il candidato alle amministrative genovesi Bucci condivida la stessa linea che hanno sul gioco d’azzardo Toti e i suoi padrini politici in Regione e se accetti l’idea che i passi avanti fatti nei Comuni liguri in questi anni per combattere la piaga della ludopatia, possano diventare improvvisamente carta straccia”.

Sulla stessa linea anche il Movimento 5 Stelle, che si scaglia contro una procedura che taglia “alle opposizioni ogni possibilità di discutere, audire i soggetti interessati e approfondire una questione delicatissima e cruciale per la Liguria. Una vera e propria norma taglia-dissenso che mette a nudo la totale mancanza di democrazia e di rispetto per le forze di opposizione in Regione e conferma la vera natura di Toti, che va avanti a colpi di provvedimenti calati dall’alto, senza la benché minima condivisione, e in barba ai cittadini e alle associazioni. La Giunta ritiri subito l’emendamento sulla proroga e dialoghi con le opposizioni in Regione e con la società civile. Con l’azzardo non si scherza.

“Ribadiamo la nostra ferma contrarietà alla proroga, tanto più se presentata in maniera così improvvida. Il centrodestra si muove sottobanco, in gran segreto, sperando che nessuno se ne accorga: evidentemente l’approvazione della proroga è un argomento molto spinoso, così si cerca di nasconderlo sviando dalla discussione in aula – conclude il consigliere regionale di Rete a Sinistra Gianni Pastorino -. Un atto di vigliaccheria che finisce per ingannare anzitutto i cittadini liguri; e in particolare quanti fra loro ancora ieri manifestavano contro il gioco d’azzardo in Piazza De Ferrari”.

“Ancora una volta le opposizioni, Partito Democratico in testa, non rinunciano ad atteggiamenti strumentali e di cinico tornaconto politico in ogni ambito del dibattito, neppure il più delicato” Questo il commento del Presidente Giovanni Toti e dell’assessore Edoardo Rixi. “Dopo aver perduto anni, oggi sostengono, con pelosa indignazione, l’impossibilità di prorogare di alcuni mesi l’entrata in vigore di una legge, quella sulle ludopatie, al fine di esaminarne meglio l’efficacia e soprattutto al fine di mitigarne l’impatto verso il tessuto commerciale del nostro territorio. Il tutto mentre il Governo, proprio a guida Pd, si dimostra incapace e inadeguato a formulare un simile provvedimento, su base nazionale”. “Avevamo chiesto alle opposizioni di collaborare alla riformulazione di quella legge per tenere conto delle legittime preoccupazioni espresse dalle associazioni del commercio che valutano unanimemente come drammatico l’impatto di tale provvedimento sulla occupazione senza misure adeguate di sostegno alle attività coinvolte. Niente da fare: posseduto da cieco furore ideologico il Pd continua la sua guerra contro il mondo del commercio: dopo aver consegnato le strade delle città liguri, che governa, al commercio illegale degli abusivi stranieri, dopo aver tollerato per anni il mercatino abusivo di corso Quadrio, dopo aver imposto il coprifuoco ai locali della città per nascondere la propria incapacità di garantire un po’ di sicurezza, dopo tutto questo oggi si accanisce ulteriormente contro gli esercenti, pretendendo l’immediata entrata in vigore di una legge che falcerebbe migliaia di negozi, le famiglie che ci vivono, i collaboratori che vi lavorano”.

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