Genova. Si allarga l’inchiesta che ieri ha portato all’arresto dell’infermiere dell’ospedale Galliera Michele Iaquinta e altre tre persone accusate di rubare le chiavi ai pazienti per svaligiare le loro case.
Gli investigatori della squadra mobile hanno trovato ricettari e timbri rubati ai medici del nosocomio in casa di alcuni indagati. Secondo gli inquirenti, coordinati dal pm Francesco
Cardona Albini, Iaquinta potrebbe averli venduti a persone che poi li avrebbero dati a tossicodipendenti in cerca di metadone. Oltre ai quattro arrestati ci sono dieci persone indagate, a
vario titolo, per ricettazione e concorso in peculato.
L’infermiere, infatti, oltre a essere accusato di furto aggravato è indagato anche per peculato perché avrebbe rubato medicinali dal Galliera per rivenderli sottobanco.
Secondo gli inquirenti, Iaquinta adocchiava gli anziani in ospedale, entrava in confidenza con loro e poi sottraeva le chiavi che i complici duplicavano e usavano per razziare le abitazioni. Le vittime non si accorgevano di nulla e al rientro a casa la trovavano chiusa ma svuotata.