Genova. Non chiamatela più Genova Piazza Principe Sotterranea, ma Genova Stazione Marittima. L’anonima fermata ferroviaria sotto l’impalcato di via Adua, da anni acciaccata per i lavori di potenziamento del nodo, si prepara a un restyling che non include solo il cambio del nome, pur necessario per esigenze comunicative. Il progetto è stato discusso oggi dallo steering committee a Palazzo San Giorgio presieduto da Matteo Mineo, capo della segreteria del viceministro Edoardo Rixi, coi vertici di Autorità portuale, Rfi, Aeroporto, Regione, Comune, struttura commissariale, Costa Crociere e Stazioni Marittime.
L’idea di un “ridisegno della logistica ferroviaria a servizio delle attività turistiche e crocieristiche” non è nata oggi: Genova24 ne aveva anticipato i dettagli l’anno scorso. Ma adesso, con l’ingresso dei privati nella società Aeroporto e la prospettata conversione alle esigenze della portualità, è destinata a subire un’accelerata decisiva.
L’obiettivo dichiarato è migliorare i collegamenti tra aeroporto Colombo, stazioni ferroviarie e terminal passeggeri per indurre sempre più crocieristi ad arrivare in treno e alleggerire la pressione sulla viabilità. Oggi la quota è piuttosto scarsa, a malapena il 10%, mentre la stragrande maggioranza (fino all’85%) sceglie il pullman o l’auto privata per raggiungere Genova e Savona. Per cambiare i rapporti di forza serve lavorare sull’accessibilità, che oggi lascia molto a desiderare.
E allora ecco riaffacciarsi il progetto per la “ristrutturazione e ridenominazione della stazione ferroviaria di Genova Piazza Principe Sotterranea” che verrà destinata “anche al servizio della prospicente stazione marittima di Ponte dei Mille”. Già oggi i binari passano a pochi metri dalle banchine delle navi. Esiste un percorso pedonale, un centinaio di metri tutti al coperto, che sbuca in via Rubattino, ma per accedere al terminal bisogna salire diverse rampe di scale e farlo con tutti i bagagli al seguito è improponibile. Così i turisti più volenterosi si incamminano in un percorso lungo e disagevole che presenta diverse interferenze stradali e nessuna segnaletica dedicata.
La soluzione del problema è affidata a uno studio di fattibilità che prevede di realizzare scale mobili e ascensori per superare i 7 metri di dislivello. Un investimento ancora da quantificare, ma contenuto nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro. In aggiunta si prevede il potenziamento delle indicazioni con segnaletica orizzontale e verticale e l’installazione di alcuni monitor con gli orari dei treni all’interno della stazione marittima e quelli degli aerei nella stazione ferroviaria. In pratica la fermata sotterranea diventerebbe un hub dedicato all’accoglienza dei crocieristi. Il tutto, ovviamente, affiancato da una strategia commerciale da elaborare insieme alle compagnie.
Ovviamente la condizione di partenza per includere l’aeroporto nella partita è che sia ben collegato alla ferrovia. Sono in corso i lavori per costruire la nuova stazione Aeroporto-Erzelli all’altezza di via Siffredi, completata a maggio 2025 secondo il cronoprogramma pubblicato sul sito dell’Autorità portuale. La nuova fermata però non basta perché disterebbe oltre 500 metri dall’aerostazione. Ora il Comune, dopo aver cambiato più volte idea sulla tecnologia di trasporto, sta cercando di ottenere fondi anticipati dal governo per realizzare un tapis roulant automatico sopraelevato, di sicuro più lento del sistema a fune (che avrebbe coperto il tragitto in meno di 2 minuti) ma anche più economico perché costerebbe pochi milioni e potrebbe essere realizzato in tempo utile per l’apertura della stazione.
L’altra incognita da chiarire – ma non è un tema in capo all’Autorità portuale – è quali e quanti treni collegheranno l’aeroporto alla stazione marittima. Le due stazioni si troverebbero entrambe sulla linea specializzata per il traffico locale, visto che i treni a lunga percorrenza saranno dirottati sulla nuova bretella Voltri-Fegino. Gli accordi sottoscritti finora da Rfi e Regione Liguria ipotizzano un orario cadenzato con un treno ogni 15 minuti, che possono ridursi nella fascia di punta, mentre il collegamento con Savona sarebbe garantito ogni mezz’ora.
Tutto questo però perderebbe significato se prendesse corpo l’idea del sindaco Marco Bucci di far gestire direttamente quei binari ad Amt per farne una vera “metropolitana ferroviaria” con servizi ancora più frequenti. A quel punto, tuttavia, resterebbe tagliata fuori Savona che invece rientra a pieno titolo nel progetto di sinergia con le crociere. Che infatti prevede, tra i punti trattati oggi, anche la “riqualifica di parte della sede ferroviaria” nella città della Torretta per “realizzare una linea dedicata al trasporto passeggeri con relativo collegamento pedonale verso il PalaCrociere”.
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