Prospettive

Msc compra il 50% di Italo, sinergie in vista per Genova: “Sempre più crocieristi in treno”

Ad oggi l'operatore privato offre solo un Genova-Napoli via Milano, ma grazie al Terzo Valico potrebbero aprirsi nuovi itinerari

italo

Genova. Si punta sul treno per portare i crocieristi nei porti di imbarco del Mediterraneo. A maggior ragione dopo l’accordo firmato da Msc per l’acquisizione del 50% di Italo, l’operatore privato dell’alta velocità in Italia, finora appartenente al fondo americano Gip. Prospettive di sinergia confermate oggi da Pierfrancesco Vago, amministratore delegato di Msc, intervenuto a Genova in qualità di global chairman di Clia per presentare la cruise week che farà del capoluogo ligure la capitale mondiale delle crociere nel marzo del 2024.

La tendenza è segnata: “Al volo a corto-medio raggio si sopperisce, in termini di comodità e di minore impatto ambientale, col trasporto ferroviario. Per noi esiste una logica, nei 20 porti che Msc copre con le sue navi: imbarcarsi sempre più vicino a casa usando la ferrovia che è comoda e aiuta la distribuzione in più porti per diversi itinerari – riassume Vago -. La mobilità dei passeggeri è importantissima. La vacanza, che vuole essere sempre più fluida, è prendere il passeggero da casa con le valigie, portarlo in crociera a visitare il mondo e riportarlo a casa. Il patto ambientale è sempre più importante, perciò portare i passeggeri in porto su ferrovia aiuta ad avere meno impatto ambientale”.

Quindi col Terzo Valico ci saranno più opportunità per Genova in termini di offerta ferroviaria? “Assolutamente sì, il potenziale c’è ma siamo agli inizi“. Una strategia che in realtà non varrà solo per la Liguria, ma per tutta l’Italia: “L’industria crocieristica – ricorda Vago – conta su 13 milioni di passeggeri, se pensiamo che ogni crocierista lascia 150 euro sul territorio di spesa diretta pensate all’impatto per le comunità costali dove non ci sono aeroporti”.

Del resto l’obiettivo di far muovere i crocieristi in treno anziché con mezzi privati è in cima alla wishlist di Alberto Minoia, amministratore delegato di Stazioni Marittime che ha proposto ad Autorità portuale ed Rfi un progetto per togliere circa 30mila auto all’anno dal porto puntando sul collegamento diretto tra il terminal crociere e la stazione Principe. Si tratterebbe di potenziare le indicazioni e di costruire un ascensore tra via Marinai d’Italia e la banchina ferroviaria (circa 7 metri di dislivello) e altri due impianti tra calata Zingari e il viadotto Cesare Imperiale, il tutto per poche centinaia di migliaia di euro. Imprescindibile, ovviamente, una strategia commerciale da elaborare insieme alle compagnie: Trenitalia effettua sconti fino all’80% sui biglietti acquistati dai passeggeri delle navi Costa ed è abbastanza scontato che Italo, dopo l’ingresso di Msc, segua strategie simili.

Ad oggi l’unico servizio di Italo su Genova è un treno giornaliero Genova Brignole-Napoli Centrale via Milano. Un itinerario alternativo che ad oggi non è concorrenziale rispetto al Frecciargento di Trenitalia (che arriva nella capitale in quattro ore passando dalla Spezia e Firenze) ma che domani, con l’apertura della nuova linea dei Giovi, potrebbe offrire opportunità interessanti. Il richiamo delle crociere, comunque, aprirebbe la strada soprattutto a nuovi itinerari tra la Liguria e il Nord Italia, visto che il centro dello Stivale gravita in massima parte sul porto di Civitavecchia.

“Con questo accordo nasce il primo gruppo intermodale in Europa, per offrire un reale servizio di mobilità integrata, treno, nave, autobus, utile al Paese, ai viaggiatori e ai turisti – commentava Luca Cordero di Montezemolo -. L’acquisizione della maggioranza di Ntvv (Italo più Itabus) da parte di Msc, gruppo prestigioso, leader mondiale nel trasporto marittimo, fondato e gestito da un imprenditore italiano, Gianluigi Aponte, che conosco e di cui ho grande stima da anni, è motivo di soddisfazione e orgoglio e porterà crescita e sviluppo”.

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