Genova. “Mentre Toti e Bucci sono in piazza e sulle reti nazionali a bearsi del loro lavoro, i pronto soccorso genovesi sono al collasso con medici, infermieri, Oss e tecnici che si fanno in quattro per poter garantire un servizio decoroso“. Lo scrive nella serata di San Silvestro – il capogruppo di Linea Condivisa in Consiglio regionale e vicepresidente della commissione Salute Gianni Pastorino.
“Ma non finisce qui – prosegue Pastorino – perché andando a guardare oltre al luccichio stordente del Tricapodanno escono fuori altre magagne e disservizi: in questo momento su 19 poli di guardia medica presenti su tutto il territorio genovese ne sono attivi appena 4, quello del San Martino, Nervi, Bargagli e Ronco Scrivia. Inoltre in questo momento è presente un solo medico al centralino della guardia medica anziché due”.
“Cari Toti e Bucci, ci dispiace per voi ma la logica del panem et circenses non funziona con noi”, attacca infine il consigliere regionale.
Nella mattina del 1° gennaio la situazione risulta particolarmente critica al Villa Scassi con un centinaio di persone tra pazienti in cura e in attesa. Sovraffollato anche l’Evangelico di Voltri che conta una ventina di pazienti. In queste ore ad aggravare il flusso già pesante per Covid e sindromi influenzali sono i postumi del Capodanno con decine di intossicazioni etiliche.
Alisa e le Asl liguri hanno adottato un piano straordinario che prevede il coinvolgimento dei medici di famiglia, che a turno terranno aperto, fino al 7 gennaio, ambulatori e studi medici accessibili a chiunque (i cosiddetti flu point) ma le disposizioni adottate non hanno impedito né il sovraffollamento né le polemiche negli scorsi giorni.