Genova. “Festeggiamo in modo consapevole”. È questo l’appello che le associazioni animaliste, Enpa in primis, hanno diffuso in questi giorni che precedono il Capodanno e che sono caratterizzati a un massiccio utilizzo di fuochi d’artificio e petardi. I cosiddetti “botti”, che oltre a rappresentare un rischio per chi li accende e ad avere conseguenze sulla quiete, hanno anche pesanti ripercussioni sugli animali, che si tratti di domestici o di fauna selvatica.
In Liguria diversi Comuni quest’anno hanno deciso di adottare ordinanze specifiche per vietare i botti, e quello di Genova si prepara a pubblicarne una che vieterà l’utilizzo di artifici pirotecnici su tutto il territorio comunale. Provvedimento che al 28 dicembre non è però ancora stato firmato, e che con tutta probabilità varrà esclusivamente per la serata dell’ultimo dell’anno, di fatto consentendo l’uso di petardi e fuochi d’artificio in tutti gli altri giorni. Con le già citate conseguenze su persone e animali: tantissimi i cani che, spaventati dalle esplosioni, finiscono per sentirsi male o scappare, finendo in mezzo alla strada a rischio investimento. Stessa cosa accade ai gatti e agli uccelli, che disorientati dalle luci e dal rumore finiscono per andare a sbattere contro vetrate o fili elettrici. E lo stesso vale per la fauna selvatica.
“Non per tutti però il Capodanno è un momento di festa, per qualcuno anzi è proprio un momento di terrore che purtroppo, nei peggiore dei casi, porta alla morte – ha ricordato proprio in questi giorni l’Enpa – Parliamo degli animali. Migliaia di animali, di cui l’80% selvatici, muoiono ogni anno a causa dei botti. Queste vittime, ignare dei festeggiamenti umani, si trovano bombardate da rumori fortissimi e improvvisi che spesso sentono amplificati, avendo molte specie animali un udito più sviluppato del nostro e una soglia uditiva più sensibile di quella umana”.
“Botti, petardi e fuochi d’artificio causano in loro un forte stress – proseguono dall’associazione – gli uccelli, spaventati, perdono il senso dell’orientamento e fuggono istintivamente, rischiando di colpire ostacoli a causa della scarsa visibilità notturna, molti animali muoiono d’infarto per la paura e quelli che sopravvivono manifestano dei disturbi comportamentali legati all’alimentazione e al riposo, che persistono anche nei giorni successivi a Capodanno”.
Da qui l’appello a evitare di utilizzare i botti per i festeggiamenti. E non per timore di incorrere in sanzioni, ma per rispettare la natura e chi la popola: “È dunque così necessario e indispensabile festeggiare utilizzando i botti? Una notte di euforia vale tutte queste vittime? Pensateci, quando sarete in procinto di comprare i soliti botti: per noi rinunciare all’acquisto comporta un sacrificio minimo, per loro può essere la differenza tra la vita e la morte”.