Il benvenuto ufficiale

Calenda a Genova dopo l’esodo dei dem: “Noi all’opposizione, ma se Bucci fa cose buone bisogna dirlo”

Il leader di Azione nel capoluogo ligure per ufficializzare l'ingresso nel partito di 31 esponenti Pd. Al suo fianco Cristina Lodi, consigliera comunale, e Pippo Rossetti, consigliere regionale

Genova. In Azione ho trovato una casa, ho trovato me stessa nel manifesto e nei suoi valori, e questo non significa che ho rinnegato quanto fatto sino a oggi. A chiunque me lo chiederà, spiegherò perché non sono più nel Pd”. Così la consigliera comunale Cristina Lodi ha commentato la decisione di lasciare il Partito Democratico e unirsi al partito di Carlo Calenda, una dei 31 tra militanti, ex sindaci e consiglieri regionali che hanno fatto la stessa scelta. Tra loro anche il consigliere regionale Pippo Rossetti, che dal canto suo ha chiarito che “siamo entrati in Azione perché non vogliamo il metodo che abbiamo vissuto, sofferto e subito dentro il Pd. Siamo usciti in 30, ma entriamo uno per uno, chi vuole, da solo”.

L’occasione del “chiarimento” è stata la venuta di Calenda stesso a Genova, un incontro pubblico convocato per ufficializzare l’esodo dei dem liguri verso Azione e dare loro il benvenuto. Una scelta che ha inevitabilmente scosso il Pd – non soltanto a livello locale – e ha suscitato anche parecchie polemiche, soprattutto sul fronte dell’opposizione al presidente della Regione, Giovanni Toti, e al sindaco di Genova, Marco Bucci. Ribadita dal leader del partito, e sostenuta dai nuovi ingressi.

Non abbiamo mai appoggiato Toti – ha sottolineato Calenda – Nella scorsa legislatura l’ho incontrato 28 volte, perché si è inventato 77 centri, poi è scappato dal centrodestra, poi all’offerta di 4 parlamentari ci è rimasto. Bucci è una questione diversa, perché con Bucci ho lavorato sull’Ilva, e Bucci sull’Ilva è stata una persona seria e si è comportato seriamente. Questo è un giudizio che rimane”. Impossibile, su questo fronte, non parlare dei due consiglieri di Azione – Lorenzo Pasi e Federico Barbieri – che alle elezioni del 2022 si sono sospesi dal partito per candidarsi al consiglio comunale in appoggio proprio a Bucci con la lista Genova Domani, e che una volta eletti sono rientrati nel partito, continuando ad appoggiare il sindaco.

calenda rossetti lodi

“Non abbiamo appoggiato Bucci alle elezioni perché aveva una compagine di governo molto di destra, e noi non le appoggiamo – ha chiarito Calenda – Due ragazzi iscritti ad Azione si sono candidati con la lista di Bucci, si sono sospesi per farlo, sono stati eletti nella lista civica, li abbiamo fatti rientrare in Azione, però hanno il gruppo della lista civica di Bucci. Ho parlato con loro oggi, ritengono questa situazione insostenibile e li capisco, perché noi avremmo rappresentanti all’opposizione di Bucci e di Toti, e ho detto che è giusto che si faccia un chiarimento, e che loro, secondo il mandato, lavorino con Bucci”.

Pasi e Barbieri resteranno dunque in Genova Domani, a sostegno di Bucci: “Ci lasciamo con grande affetto – ha chiarito Calenda – erano tornati in Azione, pur sostenendo Bucci, perché non avevamo altri consiglieri. Ora con Cristina Lodi restiamo all’opposizione. Ho chiesto a Roberto Donno, Cristina Lodi e Pippo Rossetti di riorganizzare il partito che cresce, saranno i punti di riferimento. Solitamente le persone vengono quando è facile, venire quando è idealmente giusto è tutta un’altra cosa”. Con una premessa che il leader del partito ha ribadito a gran voce: “Per quanto riguarda il rapporto con Bucci e con Toti quello che succederà qui è quello che succederà al governo: chiedo a Pippo e Cristina un’oggettività assoluta. Se Bucci fa delle cose buone bisogna dire che fa delle cose buone, e aiutarlo. Se Bucci sbaglia, non si può semplicemente dire che sbaglia, ma bisogna proporre qualcosa di alternativo, e questo vale anche per Toti”.

Il sindaco Bucci, dal canto suo, in mattinata ha così commentato le polemiche sull’ingresso in Azione dei dem: “Io penso che Calenda continui a essere un amico, poi come nei fidanzamenti succede che qualcuno possa rompere. Abbiamo lavorato bene fino ad adesso, e ora non vedo perché dobbiamo smettere. Si metteranno d’accordo, io non ho problemi, dal 2017 abbiamo una visione di città e la stiamo portando avanti nell’interesse dei cittadini, chi ci vuol stare è benvenuto. Io con Azione e Calenda ho sempre avuto ottimi rapporti, non vedo problemi in futuro, magari chi li vede sono i signori del no, quelli che perdono i pezzi per strada”.

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