Genova. Continuano ad avvertirsi le conseguenze della decisione di 31 tra militanti, ex sindaci e consiglieri comunali (tra cui la consigliera comunale Cristina Lodi e il consigliere regionale Pippo Rossetti) del Pd di passare nelle file di Azione. Tra dichiarazioni, contro dichiarazioni e prese di posizione, a mettere ordine potrebbe essere alla fine Carlo Calenda, leader del partito, atteso a Genova lunedì proprio per illustrare nel dettaglio la genesi della “diaspora” e cosa accadrà in futuro.
Al centro dell’ultima querelle ci sono due consiglieri di Genova Domani, Lorenzo Pasi e Federico Barbieri. Entrambi tesserati di Azione, a giugno 2022 si erano autosospesi e poi candidati in consiglio comunale con Genova Domani, lista a sostegno del sindaco Marco Bucci. Una volta eletti, sono di fatto rientrati in Azione, cui – come loro stessi specificano – a oggi rimangono a tutti gli effetti iscritti, mantenendo le cariche nei direttivi provinciali e regionali “senza che nessuna sospensione o autosospensione sia in corso”.
Il problema è che i rappresentanti locali di Azione hanno apertamente dichiarato l’intenzione di rappresentare l’opposizione non soltanto del governatore Giovanni Toti, ma anche del sindaco Marco Bucci, che è invece sostenuto, e continua a esserlo, dai consiglieri comunali e municipali di Genova Domani tesserati di Azione. Eppure l’ingresso di Cristina Lodi e Pippo Rossetti in Azione, per il segretario regionale Roberto Donno, “rappresenta un riconoscimento su quanto Azione sta facendo sul territorio per unire tutti i riformisti e creare una vera alternativa politica, non centrista e neutrale, rispetto al sovranismo e al populismo che tanto male hanno fatto e stanno facendo al nostro Paese. Forze rispetto alle quali Azione ha sempre preso le distanze, incluse quelle che sostengono il sindaco di Genova Marco Bucci, per tale motivo infatti i nostri tesserati iscritti nelle liste civiche di maggioranza si erano autosospesi. Insieme e in linea con i principi di Azione continueremo a lavorare per crescere e dare un’alternativa seria alla Liguria”.
Stessa linea tenuta da Matteo Richetti, capogruppo alla Camera di Azione, che ha ribadito che “la nostra opposizione a Genova e in Liguria poseguirà con ancora più incisività: alternativi ai governi di destra guidati da Toti e Bucci, ma con un modo di fare opposizione sempre nel merito e mai fondato su propaganda e sterile contrapposizione”.
Posizioni decisamente lontane da quelle dei due consiglieri di Genova Doman Pasi e Barbieri, e di Marco Santachiara, consigliere del municipio Levante, e Andrea Lemmi, consigliere del municipio Medio Ponente, entrambi membri del direttivo regionale di Azione: “I consiglieri comunali e municipali aderenti ad Azione eletti nelle ultime amministrative a sostegno della candidatura di Marco Bucci a sindaco di Genova ribadiscono la scelta fatta tempo fa e sostenuta anche recentemente dal segretario del partito Carlo Calenda – scrivono – In visita in città lo scorso giugno il segretario ha ribadito stima e sostegno al sindaco dichiarando, tra le altre cose: ‘Mi sento affine a Bucci e lo vorrei in parlamento con me’. Non capiamo di quale realtà stia parlando l’onorevole Matteo Richetti -quando dice che Azione è sempre stata all’opposizione del governo della città e della regione, sconfessando così la linea del nostro segretario Calenda”.
I consiglieri hanno quindi invitato Lodi ad aderire al gruppo consiliare di Genova Domani, passando così alla maggioranza. L’ormai ex consigliera Pd, dal canto suo, non ha esplicitamente preso le distanze da Bucci né da Toti comunicando il suo ingresso in azione, ma si è limitata a chiarire che “ringrazierò sempre quelle donne e quegli uomini del Pd che in questi anni mi hanno accompagnato nelle battaglie politiche, che mi hanno aiutato a superare momenti difficili e hanno con me condiviso soddisfazioni e riconoscimenti, come l’essere stata la candidata più votata nelle ultime elezioni amministrative del Comune di Genova. Sono assolutamente certa che, in nome di un rispetto reciproco che non verrà mai meno, continueremo a collaborare fattivamente per contrastare questa destra populista e sovranista che, purtroppo, governa sia a livello nazionale sia a livello locale”.
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