Protesta

Piazza Manzoni, appello ai cittadini contro lo Skymetro: “Non vogliamo diventare il Bronx”

Il comitato inizia la battaglia nelle piazze: "Servono almeno 4mila euro per partire col ricorso"

no skymetro comitato

Genova. “Chiediamo un aiuto economico per fare ricorso, per partire servono almeno 4mila euro. Dobbiamo farci conoscere e convincere chi è favorevole al progetto ad ascoltare le nostre ragioni”. Dopo la riunione di lunedì scorso sono tornati a riunirsi gli abitanti della Valbisagno contrari allo Skymetro, ossia il prolungamento della metropolitana in sopraelevata da Brignole a Molassana. Un’assemblea pubblica in piazza Manzoni, luogo che sarà direttamente interessato dal tracciato, che potrebbe essere la prima di una lunga serie.

Vogliamo ribadire che siamo apolitici e apartitici. Chiunque intervenga alle nostre riunioni lo fa come singolo cittadino”, spiega Massimo Cannarella, uno dei promotori del neonato comitato Opposizione Skymetro – Valbisagno Sostenibile. Due sono le iniziative in campo: una petizione da indirizzare al sindaco Marco Bucci “per chiedere di fermare i lavori, basta soluzioni che creano schifezze”. E poi una battaglia legale, più concreta ma anche più difficile da perseguire: un ricorso al presidente della Repubblica, unica strada percorribile essendo scaduti i termini per appellarsi al Tar, che però richiede un’ingente somma di denaro – anche 8mila euro se la causa andrà avanti – e quindi ha bisogno di cospicue donazioni.

no skymetro comitato

L’opera ha già ricevuto 398 milioni di finanziamento dal ministero delle Infrastrutture e nel mirino degli avvocati che l’associazione ha contattato finirà proprio il decreto che ha assegnato i fondi al Comune di Genova. L’iter nel frattempo è andato avanti: il project management è stato aggiudicato a Rina e Metropolitana Milanese e nel giro di poche settimane dovrebbe essere noto il vincitore dell’appalto per la progettazione definitiva, gara i cui termini scadono il 10 ottobre (già due volte oggetto di proroga per venire incontro alle richieste delle imprese).

Nei prossimi giorni il comitato organizzerà diversi banchetti nelle principali piazze dei quartieri della Bassa Valbisagno: piazza Carloforte, piazza Manzoni e il mercato di corso Sardegna. Obiettivo: raccogliere adesioni ma anche fondi. Del ricorso si occuperà l’associazione MobìGe, riconosciuta dallo Stato: in questo modo le donazioni potranno essere detratte al 35%. “Ci impegniamo a restituire la parte non utilizzata – spiega Rinaldo Mazzoni -. Chi abita in corso Galliera potrebbe giocarsi questa carta per evitare di pagarsi un avvocato quando dovrà chiedere i danni per i piloni che gli passano davanti alle finestre”. Giovedì è prevista una riunione tecnica (ancora da stabilire luogo e ora), mentre il lunedì potrebbe diventare giorno fisso per assemblee in piazza Manzoni.

tracciato skymetro

Le ragioni di chi dice no sono ormai note: l’impatto ambientale e paesaggistico della linea sopraelevata, il degrado urbano che potrebbe crearsi nella parte sottostante, la svalutazione del patrimonio immobiliare, il taglio degli alberi in corso Galliera ipotizzato in base al tracciato indicato dallo studio preliminare. “Non vogliamo diventare il Bronx, non vogliamo un ecomostro”, ripetono i residenti che intervengono all’assemblea.

bisagno corso galilei
Corso Galilei, il punto in cui lo Skymetro inizierebbe il percorso in sponda sinistra

Ma ad essere contestata è anche l’utilità trasportistica di un’opera che viaggerebbe tutta in sponda sinistra, lontana dai centri abitati più popolosi della vallata, con la conseguenza che molti continuerebbero a usare il bus, col timore di un futuro taglio delle corse. L’alternativa proposta è quella del tram a raso, già individuato come soluzione per la Valbisagno al termine del percorso partecipato dal 2011, ma escluso dalla giunta Bucci per i costi e per l’impatto dei cantieri sulla viabilità (oltre alla necessità di sacrificare corsie e/o parcheggi).

Il testo della petizione al sindaco Bucci

Petizione a favore di una mobilità sostenibile e a favore del cittadino in Val Bisagno

Il Comune di Genova ha ideato il progetto di prolungamento della metropolitana da Brignole a Molassana (cd. Skymetro) con una struttura sopraelevata a 5 metri di altezza, sormontata da un tunnel artificiale, alto 7,5 metri; l’altezza arriva quindi a più di 12 metri. Le stazioni previste sono 7, anch’esse sopraelevate, lunghe 230 metri e larghe 13 metri. Il costo dell’intervento è di 435 milioni di euro circa.

Valutiamo negativamente l’impatto dell’opera sia dal punto di vista ambientale, e della mobilità sia per gli effetti sulla vivibilità delle zone attraversate. Siamo invece pronti a valutare altre ipotesi

Lo SkyMetro ha molti difetti:
– di ingombro (basti pensare, solo a titolo di esempio, che gli alberi di Corso Galliera sono praticamente sulla linea del passaggio dello SkyMetro sopraelevato e non si capisce come potrebbero essere tenuti in vita)
– funzionali (impedirebbe uno sviluppo della mobilità attenta al cittadino per le difficoltà di accesso per la fermate lontane dalle case e sopraelevate)
– urbanistici (rispettosa dei quartieri, del loro tessuto economico, degli equilibri sociali che, come accade sempre “sotto” ad opere di questo tipo, sarebbero compromessi)

Lo Skymetro, per citare alcuni aspetti, sarà alto 12 metri e danneggerà tutti gli appartamenti che si trovano davanti; le stazioni, localizzate dopo Marassi, saranno enormi, lontane dall’abitato, difficilmente fruibili; sotto la sopraelevata si accumuleranno degrado e sporcizia; per far passare la metro sospesa si abbatteranno alberi secolari, come quelli in Corso Galliera; avrà altissimi costi di realizzazione e significativi di manutenzione.

La consultazione e la partecipazione della città in tutti i suoi elementi (singoli cittadini, Università, privati, realtà di rappresentanza di categoria, associazioni) sembra non essere stata realizzata, se non altro in maniera percepibile e diffusa.

Un intervento così DEVE essere concertato con la città

Esistono delle possibili alternative – che il gruppo sta prendendo in considerazione anche grazie a diverse prospettive e studi fatti da diverse realtà del territorio:

– l’utilizzo di un Tram di ultima generazione che sarebbe a terra, con poco impatto paesaggistico, con più fermate, facilità di accesso, rispetto della vivibilità e bellezza
– il potenziamento della linea di filobus che verrà realizzata in Corso Sardegna, con l’utilizzo di vetture adeguate e il suo prolungamento fino a Prato

Chiediamo al Sindaco

di chiedere al Ministero (MIMS) – che ha approvato l’opera la scorsa Primavera – la sospensione del periodo entro cui assumere gli Obblighi Giuridici Vincolanti per poter svolgere un reale e concreto Percorso di Partecipazione che contempli altre possibili modalità di potenziamento del trasporto pubblico in vallata.

Ricordiamo a tal fine che già nel 2010 una consultazione della popolazione si era svolta sotto l’egida del Comune di Genova e guidata dall’Università ed aveva indicato nel tram la soluzione migliore, accettata praticamente da tutti i partecipanti.

Info su
FB “Oppisizione Skymetro – Val Bisagno Sostenibile”
Mail: opposizioneskymetro@gmail.com

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