Genova. Dopo Gls anche i corrieri Tnt si sono fermati questa mattina per mancanza delle condizioni di sicurezza minime.
“Mentre il governo chiude scuole e negozi, asseconda le spinte di Confindustria e delle principali associazioni padronali che vogliono magazzini e fabbriche aperte, condannando milioni di lavoratori al rischio contagio anche facchini e driver si rifiutano di andare a morire per il profitto di poche aziende” si legge in una nota del sindacato Si.Cobas che su questo tema ha aperto uno stato di agitazione a livello nazionale.
“Se il Governo é intenzionato a perseguire queste politiche supine agli interessi di Confindustria e profitto – conclude la nota – già dai prossimi giorni sarà proclamato sciopero generale nazionale”.
A differenza di altre aziende Tnt ha questa mattina consegnato ai corrieri mascherine e guanti, ma le preoccupazioni restano: “L’azienda si è mossa abbastanza velocemente a differenza di altre – spiega Marco Gallo, Filt Cgil – ma tra i corrieri prevale una paura del contagio assolutamente giustificata. Per questo lunedì i corrieri Tnt riprenderanno a lavorare ma solo per consegnare beni essenziali soprattutto agli ospedali e agli altri servizi pubblici. Le consegne ai privati saranno rinviate”.
La fermata dei corrieri rientra in un più ampio ventaglio di serrate che a Genova sta coinvolgendo terminal del porto e fabbriche. I lavoratori, preoccupati dal diffondersi del contagio, non si sentono sufficientemente tutelati e lamentano pesanti carenze dal punto di vista della sanificazione degli ambienti e della distribuzione di dispositivi di protezione personale