Vittoria

Genoa da sogno, Sturaro da favola: la Juventus sconfitta 2-0risultati

Sturaro e Pandev, subentrati nella ripresa, siglano le due reti della vittoria per il Genoa, che si conferma bestia nera della Juventus

gradinata nord genoa-juventus

Genova. Meglio di una sceneggiatura: il ritorno di Sturaro, arrivato a gennaio proprio dalla Juventus, coincide con un gol alla sua ex squadra sotto la Nord al primo pallone toccato. Sotto la Gradinata che lo ha riaccolto con un applauso al suo ingresso in campo. Fosse solo questo Genoa-Juventus sarebbe già molto e invece è stato parecchio di più: il 2-0 firmato dalla classe di Pandev su assist di Kouamè che finalmente ha giocato una partita nuovamente da par suo, un match praticamente dominato, la consapevolezza che la squadra di Prandelli dà il meglio con le squadre che provano a giocare la partita. Un punto, anzi due punti esclamativi, che sono arrivati nel momento giusto, visti i risultati delle squadre dietro.

Primo tempo, rigore negato dal var

Genoa con un 4-3-3 con Kouamé che parte da destra, ma spesso si incrocia con Sanabria, mentre Lazovic è il vertice offensivo a sinistra. Rolon dal primo minuto. Pereira è la scelta di Prandelli a destra in difesa.

Nella Juventus c’è Perin, che applaude, ricambiato, i tifosi della sua ex squadra quando si va a posizionare sotto la Sud al calcio d’inizio. Nella Nord uno striscione rossoblù con il suo nome.

Partita subito intensa con due ammonizioni nei primi 5 minuti: Romero e Alex Sandro. È il Genoa a fare la partita, mettendo l’intensità che è mancata nelle ultime tre partite.

I rossoblù potrebbero sfruttare meglio l’occasione all’11’: bellissimo controllo di Kouamé, ma l’ivoriano pecca di egoismo, preferendo un tiro che termina fuori, al servizio per l’accorrente Lazovic, liberissimo.

Il Genoa continua ad attaccare, alimentato da una buona prestazione di Rolon, ottimo in fase di interdizione e un Radovanovic più convinto. Nella Juventus invece sia Alex Sandro, sia Caceres, sia Rugani, non stanno giocando la loro miglior partita. È Perin a tenere su la propria squadra, si vede che l’aria del Ferraris gli fa proprio bene: parata straordinaria su Sanabria a botta sicura, praticamente un rigore in movimento, dopo un lancio di Pereira ben gestito da Kouamé (16′).

Quando il Genoa allenta la pressione la Juventus alza il baricentro e si fa pericolosa soprattutto centralmente: passaggi rapidi che fanno soffrire centrocampo e difesa. Si concretizza così l’unico tiro in porta, se così si può chiamare, dei bianconeri: Zukanovic devia la conlusione di Dybala facilitando la presa alta di Radu.

Il Genoa mantiene la pressione alta e prima sfiora nuovamente il gol con un tiro ravvicinato di Romero ancora respinto da Perin, sul cross successivo Di Bello fischia un calcio di rigore per tocco di mano di Caceres. Dopo il silent check però l’arbitro ricorre al var e cambia la propria decisione perché prima di Caceres a sistemarsi la palla col braccio è Kouamé.

L’ultimo quarto d’ora è di marca bianconera, perché il Genoa tira un po’ il fiato. Mandzukic reclama un calcio di rigore al 39′ perché Lerager e Pereira lo stringono in un sandwich in area di rigore, ma Di Bello sorvola.

Secondo tempo: Sturaro-Pandev, subentrati d’oro

Si riparte con gli stessi 22 del primo tempo e la Juventus che però passa a 4 dietro, con Alex Sandro arretrato. I bianconeri sembrano aver cominciato sulla scia della fine dei primi 45 minuti: è Kouamé a mettere in angolo una punizione velenosa di Dybala da posizione defilata. Ancora Manzukic atterrato da Romero in area, protesta per un calcio di rigore non concesso.

Var ancora protagonista al 56′: gol annullato alla Juventus, partenza in fuorigioco prima dell’assist a Dybala.

Proprio Cancelo viene sostituito da Bernardeschi mentre Pandev rileva Sanabria (60′), Kouamé va a fare la punta centrale con il macedone alle spalle. Proprio Pandev guadagna subito un calcio d’angolo, controllando alla perfezione un pallone su imbeccata di Romero, in quest’azione particolarmente avanzato.

Arriva il momento di Sturaro, l’ex bianconero acquistato al mercato di gennaio, tornato all’ovile dopo l’esperienza a Torino (72′). Prandelli lo sistema al posto di Lazovic, in quello che ora sembra un 4-3-2-1. La prima palla toccata dal centrocampista è un sogno per i tifosi rossoblù, quelle favole che sono meglio di una sceneggiatura da film: palla ricevuta da Pandev dopo un’imprecisione di Mandzukic, controllo e destro chirurgico su cui Perin non può nulla. Tutti addosso a lui, anche dalla panchina, per l’1-0.

Cambio obbligato per Prandelli, con Radovanovic che non ce la fa ad andare avanti, dentro Veloso. Kouamé manca il raddoppio con un tiraccio nella Nord, non sfruttando un involontario assist di Emre Can, ma si fa ampiamente perdonare all’82’: errore di Dybala, ripartenza fulminante, passaggio a sinistra per Pandev che incrocia un diagonale perfetto per il 2-0. È l’apoteosi. La prima sconfitta per la Juventus in questo campionato arriva a Genova contro i rossoblù.

Genoa-Juventus 2-0

72′ Sturaro; 81′ Pandev

Genoa: Radu, Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito, Lerager, Radovanovic (75′ Veloso), Rolon, Kouamé, Sanabria (60′ Pandev), Lazovic (70′ Sturaro).

A disposizione: Marchetti, Jandrei, Gunter, Lapadula, Pezzella, Biraschi, Mazzitelli, Bessa, Dalmonte.

Allenatore: Prandelli

Juventus: Perin, Caceres, Bonucci, Rugani, Pjanic, Cancelo (59′ Bernardeschi), Emre Can, Betancur (77′ Spinazzola), Alex Sandro, Dybala, Mandzukic (73′ Kean).

A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Chiellini, Matuidi, Caviglia, Moreno.

Allenatore: Allegri

Arbitro: Di Bello di Brindisi

Ammoniti: Romero, Pandev (G), Alex Sandro, Caceres, Emre Can (J)

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