L'ultimo saluto

Lavagna, ragazzo si uccide per 10 grammi di hashish. La madre: “Grazie alla Guardia di Finanza”

Migliaia ai funerali. "Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale. Qualcuno vuol soffocarvi"

Ragazzo morto a Lavagna, addio della Virtus Entella
Foto d'archivio

Lavagna. Tanti giovani, le divise della Virtus Entella, soprattutto migliaia di persone accorse presso la chiesa di Santo Stefano per salutare il giovane di 16 anni che lunedì scorso si è tolto la vita, gettandosi dalla finestra della sua abitazione, mentre era in corso un controllo della Guardia di Finanza. Poche ore prima le forze dell’ordine lo avevano sorpreso fuori dalla scuola con 10 grammi di hashish addosso.

A celebrare le esequie Don Andrea Buffoli, cappellano della Virtus Entella. “Ai ragazzi qui presenti voglio dire due cose: parlate di voi e della vostra vita, perché vuol dire farsi
volere bene ed essere accolti, non abbiate paura di farlo. E la seconda cosa è noi non siamo i nostri sbagli, ma siamo le nostre cose belle. Se n’è andato in modo tragico e assurdo, ma voi qui
testimoniate il bene che gli avete dato e che da lui avete ricevuto. Questo amore va custodito. E’ stato un riferimento per tanti: era una bandiera e come tutte le bandiere per essere animate hanno bisogno di vento”.

Accorate le parole di Antonella Riccardi, la madre adottiva, accompagnata dal padre adottivo e suo ex marito Marco Bianchi. “Vi vogliono far credere che fumare una canna è normale, che faticare a parlarsi è normale, che andare sempre oltre è normale. Qualcuno vuol soffocarvi”.

“Diventate protagonisti della vostra vita – ha continuato – e cercate lo straordinario. Straordinario è mettere giù il cellulare e parlarvi occhi negli occhi. Invece di mandarvi faccine su whatsapp, straordinario è avere il coraggio di dire alla ragazza sei bella invece di nascondersi dietro a frasi preconfezionate”.

“Un pensiero particolare va alla Guardia di Finanza. Grazie per avere ascoltato un urlo di disperazione di una madre che non poteva accettare di avere suo figlio perdersi ed ha provato con ogni mezzo di combattere la guerra contro la dipendenza prima che fosse troppo tardi. Le ultime parole sono per te, figlio mio. Perdonami per non essere stata capace di colmare quel vuoto che ti portavi dentro da lontano”.

“Voglio immaginare – ha concluso – che lassù ad accoglierti ci sia la tua prima mamma e come in una staffetta vi passiate il testimone affinché il tuo cuore possa essere colmato in un abbraccio che ti riempia per sempre il cuore. Fai buon viaggio piccolo mio”.

Un commosso saluto anche quello della Virtus Entella: “Oggi abbiamo salutato per l’ultima volta il nostro Giovanni. Nel corso degli anni è cresciuto in mezzo a noi. Lo abbiamo visto gioire e soffrire, giocare e lottare, generoso e tenace. Resterà nel nostro cuore, sarà il figlio che rimane sempre con noi, perché i figli di uno sono i figli di tutti. La famiglia Entella da sempre condivide i momenti belli e quelli brutti. Per questo oggi l’abbraccio carico di affetto di tutti noi va a Marco, a Antonella e alla loro famiglia. Vi vogliamo bene”, si legge sulla pagina ufficiale Facebook della squadra.

(Foto dalla pagina Facebook Virtus Entella)

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