Cronaca

Scarpino preoccupa anche Rapallo: dal porta a porta alla differenziata corretta, incontro Comune-Aimeri

spazzatura rapallo

Rapallo. Una riunione tecnica tra l’assessore alla Gestione dei Ciclo dei Rifiuti, Arduino Maini, lo staff del Comune di Rapallo e i responsabili operativi della ditta Aimeri, appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti sul territorio urbano.

Durante l’incontro il Comune ha presentato il progetto di raccolta differenziata con sistema “porta a porta” riservato alle attività commerciali. L’obiettivo dell’amministrazione comunale è ottenere nel più breve tempo possibile una valutazione tecnica operativa di massima e, soprattutto, un’offerta economica da parte della ditta Aimeri per lo svolgimento del servizio, destinato prevalentemente a bar, ristoranti, alberghi, negozi di ortofrutta.

Altro tema di discussione, il ripristino delle fasce orarie per il conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini e il divieto di utilizzo dei sacchi neri che rendono maggiormente difficoltosa l’attività di prevenzione e controllo del contenuto che viene conferito dagli utenti.

Lo scopo è quello di ridurre il più possibile il quantitativo di rifiuti da conferire in discarica. È pertanto necessario che la raccolta differenziata venga effettuata in maniera corretta: un utilizzo improprio dei cassonetti marroni per la raccolta della frazione umida (gettandovi ad esempio plastica o altro materiale che non consista in scarti della tavola, fiori, foglie, ceneri spente) contamina la raccolta dell’umido.

“Esaminando le varie isole ecologiche, chiunque si può rendere conto che all’interno dei vari cassonetti si trovano rifiuti di tutti i tipi e di tutti i generi. Soprattutto all’interno dei contenitori marroni della frazione organica, che spesso vengono utilizzati anche per altri rifiuti tipo carta, plastica, lattine – sottolinea Maini – L’indifferenziato, invece viene ormai utilizzato, per pigrizia o perché si ignorano le modalità di corretto conferimento, per gettare di tutto un po’: plastica, carta, metallo e oggetti di vario tipo”.

“Il problema – continua Maini – è che il fornitore, accorgendosi in fase di preselezione dei rifiuti che questi non sono stati conferiti in maniera corretta, li considera tutti indifferenziati e li invia tutti alla discarica. Questo evidentemente aumenta notevolmente il peso della quota indifferenziata, che incrementa inevitabilmente il costo per il servizio. Se nel cassonetto dell’umido venisse effettivamente gettata solo la frazione umida, questo alleggerirebbe il peso, e quindi il costo, dei rifiuti indifferenziati. Stessa cosa dicasi per vetro, carta e plastica/lattine. Richiamo dunque ad un comportamento più civile e responsabile tutta la cittadinanza affinché si possa produrre la minor quantità possibile di rifiuti indifferenziati”.

Altro tema che preoccupa l’amministrazione pubblica è la chiusura della discarica di Scarpino. Il 15 ottobre la Regione Liguria dovrebbe fornire alle amministrazioni locali le informazioni relative al nuovo sito/discarica in cui conferire i rifiuti. Provvedimento che comporterà sicuramente l’aumento dei costi derivanti dai viaggi più lunghi per il trasporto rispetto al tragitto che oggi i mezzi percorrono.

“Anche questa condizione non ci pone in una situazione felice – conclude Maini – A maggior ragione è necessario intervenire tempestivamente per trovare soluzioni che possano contribuire a diminuire il peso dei rifiuti che finisce in discarica. Fondamentale, in questo contesto, è la collaborazione dei cittadini per effettuare la raccolta differenziata in modo appropriato”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.