Genova. Parte dal capoluogo ligure il tour di Pasqua del Porto dei Piccoli, associazione che attraverso il mare e il porto supporta i bambini che affrontano la malattia. Nata nel 2005 proprio a Genova, anche quest’anno ha deciso di distribuire uova e colombe nelle principali pediatrie e nelle case d’accoglienza del nord e del Centro Italia in collaborazione con la Guardia Costiera.
“Siamo arrivati al momento clou della nostra campagna pasquale: la consegna delle uova e delle colombe ai tanti bambini e ragazzi di cui ci prendiamo cura ogni giorno – spiega la fondatrice e direttrice generale del Porto dei piccoli, Gloria Camurati Leonardi – Insieme alla Guardia Costiera, che è sempre al nostro fianco, e grazie ad amici e sostenitori abbiamo organizzato un vero e proprio viaggio a tappe che inizia oggi da Genova per raggiungere ragazzi, bambini e e famiglie con fragilità”.
La consegna di uova e colombe parte dall’Istituto Giannina Gaslini e dall’ospedale Evangelico di Voltri, per raggiungere mercoledì le Pediatrie di Savona, Imperia, Finale Ligure e Pietra Ligure, giovedì La Spezia e poi i poli fuori Liguria: Massa, Livorno, Pontremoli e Pisa in Toscana; Torino in Piemonte; Milano in Lombardia; Cesena, Forlì e Ravenna in Emilia Romagna; Roma, Palidoro e Santa Marinella nel Lazio e Trieste in Friuli Venezia Giulia.
“Vorrei sottolineare come quest’anno, tra i tanti progetti che seguiamo, abbiamo deciso di convogliare le donazioni ricevute nella campagna Pasquale su ‘Gimme five! Qua la zampa’, la nostra attività professionale di pet therapy – aggiunge Camurati Leonardi – È un nostro progetto nato nel 2016 che di anno in anno è cresciuto. Siamo partiti da un solo reparto dell’Istituto Gaslini e oggi siamo in grado di coprire quasi tutti i reparti dell’ospedale genovese e molte altre Pediatrie della Liguria”.
“Sono particolarmente felice e orgogliosa – conclude – di avere al nostro fianco la Guardia Costiera con la quale condividiamo tanti progetti, in primis ‘Harbours & Children’, per comunicare e diffondere la cultura del mare e del porto nelle scuole e negli ospedali, coinvolgendo soprattutto i bambini che affrontano il percorso della malattia o che si trovano in situazioni di fragilità”.