Genova. Si chiamava Lucia Durante e aveva 78 anni la donna investita e uccisa domenica sera mentre attraversava la strada sulle strisce pedonali davanti al tunnel di via Archimede, nel quartiere genovese di San Fruttuoso, a pochi metri dalla sua abitazione. La polizia locale è riuscita a identificarla dopo più di due ore perché con sé non aveva documenti.
La dinamica è al vaglio del nucleo infortunistica, ma il quadro è piuttosto chiaro: la donna aveva iniziato a percorrere l’attraversamento da ponente verso levante, probabilmente per tornare a casa, quando l’auto guidata da un 38enne, una Ford C-Max, l’ha falciata senza lasciarle scampo. Mancava una decina di minuti alle 19.00.
Il conducente, residente in via Fereggiano a Marassi, è stato sottoposto a test alcolemico con l’etilometro ed è risultato completamente negativo. In stato di shock per l’accaduto, dopo aver risposto alle domande degli agenti e fornito tutte le informazioni utili, è stato accompagnato all’ospedale Galliera. L’esito degli esami ematochimici completi permetterà di capire se avesse assunto altre sostanze. Nelle prossime ore verrà indagato per omicidio stradale. Di certo un ruolo è stato giocato dalla scarsa visibilità e dalla forte pioggia che in quelle ore si stava abbattendo sulla città, ma resta da capire se la vettura procedesse a una velocità consona e se non fossero intervenuti fattori di distrazione.
Lucia Durante viveva in un palazzo di via Archimede insieme al marito 85enne, con cui era sposata da più di cinquant’anni. Grande appassionata di trekking ed escursioni, era iscritta al Cai e amava pubblicare numerose foto delle sue camminate. I medici del 118, giunti sul posto insieme ai volontari della Squadra Emergenza, hanno provato a rianimarla per più di un’ora, ma al loro arrivo la donna era già in arresto cardiocircolatorio e non c’è stato nulla da fare. Fatale è stato quasi certamente il trauma cranico conseguente alla caduta.
Si tratta del terzo incidente mortale del 2024 sulle strade genovesi, il secondo che vede coinvolto un pedone. A perdere la vita, due settimane fa, era stato Davide Magliulo, colto da un malore a 51 anni mentre percorreva via Perlasca col suo scooter, stroncato da un grave trauma cranico dopo aver perso il controllo del mezzo. A inizio gennaio era stato travolto in via Linneo a Rivarolo il 63enne Massimo Salomone, tra i fondatori della Croce Blu di Castelletto, deceduto dopo due giorni. Ora il tragico episodio di via Archimede, nella Bassa Valbisagno, una delle zone della città col più alto tasso di incidenti stradali.