Genova. Quell’immagine di Albert Gudmundsson e Mateo Retegui entrambi con un pallone in mano sul dischetto per tirare il rigore contro il Monza ha colpito tanti tifosi e le voci di una sorta di scontro-rivalità tra i due hanno iniziato a serpeggiare sui social. Era accaduto a Salerno, ma questa volta è stato molto più plateale, tanto che sia Badelj, sia Messias si erano avvicinati a entrambi per fare da mediatori.
La verità è che la situazione, a quanto pare, non assumerà i contorni di un caso.
Gilardino, che è prima di tutto un ottimo gestore a livello psicologico dei suoi giocatori e mister che riesce a creare un’ottima atmosfera in spogliatoio, alla ripresa di oggi ha già stemperato la questione ribadendo comunque che il rigorista resta Albert. L’islandese era piuttosto innervosito sul dischetto e l’errore probabilmente è figlio anche di quelle discussioni (oltre che della tattica di alcuni giocatori del Monza per dargli fastidio), anche quando ha segnato sulla ribattuta sembrava più infastidito che felice, sulle prime.
Ora starà a Retegui rispettare questa decisione: da professionista quale è deve capire che la voglia di segnare, di essere utile alla causa del Genoa e anche conquistarsi un posto in Nazionale all’Europeo, passa anche da atteggiamenti più maturi.
Il clima a Pegli sembra dunque essere tornato sereno, come il cielo, finalmente. C’è voglia di rivalsa dopo la sconfitta. A Torino con la Juventus mancherà Sabelli e potrebbe rientrare Haps, tra coloro che erano indisponibili per problemi fisici.