Genova. Come previsto è arrivata la nuova mareggiata di libeccio sulle coste della Liguria, a due giorni di distanza da quella che ha devastato il Levante.
Le onde hanno raggiunto un’altezza significativa di 5 metri, il che non esclude che possano arrivarne alcune ancora più imponenti. Il picco intorno a metà giornata.
A Genova sono scattate limitazioni al traffico in via Murcarolo: i mezzi a due ruote non possono transitare sulla strada litoranea, che viene raggiunta dalle onde, ma vengono deviati su via Pessale. Mare sulla strada anche in via Rubens, tra Voltri e Vesima. In generale la polizia locale ha invitato tutti i motocicli a non transitare sul litorale e a deviare su via Carrara per proseguire in direzione levante su corso Europa.
Restano chiuse in via precauzionale le passeggiate di Nervi e Voltri, già danneggiate due giorni fa dalla forza delle onde e nuovamente sommerse dalla mareggiata, anche se alcuni punti più riparato sono accessibili dall’alto per consentire l’entrata nei ristoranti. Sono vietate le scogliere, le spiagge e tutti gli accessi pubblici al mare: avvicinarsi può essere molto pericoloso. A Voltri annullata la tradizionale fiera di San Carlo. A Camogli e Chiavari sono chiuse le passeggiate. Interrotta questa mattina anche l’Aurelia ad Arenzano, allagata dal mare.
Queste le disposizioni del Comune di Genova:
– prestare la massima cautela nell’avvicinarsi al litorale o nel percorrere le strade costiere, sia a piedi che alla guida di un veicolo
– evitare di sostare e transitare sul litorale, sulle strade costiere e a maggior ragione su moli e pontili
– seguire le indicazioni fornite dalle autorità, in particolare prestando attenzione alla pubblicazione sul sito www.allertaliguria.gov.it del bollettino di vigilanza/avviso meteo
– evitare la balneazione e l’uso delle imbarcazioni e assicurare preventivamente le barche e le strutture presenti sulle spiagge e nelle aree portuali
– mettere in sicurezza, assicurandoli o rimuovendoli dalle aree esposte alla mareggiata, tutti gli oggetti che possono essere investiti dalla mareggiata e che possono arrecare danno all’incolumità delle persone, quali ad esempio strutture mobili, specie quelle che prevedono la presenza di teli o tendoni, impalcature, gazebo, strutture espositive o commerciali temporanee
– poiché le mareggiate sono sovente associate ad una forte ventilazione, prestare attenzione anche ai possibili danni derivanti dal rischio vento (possibile distacco e caduta di oggetti esposti o sospesi, rottura di rami o alberi)
Nei giorni scorsi diverse persone sono state soccorse dopo essersi avventurate vicino al mare in tempesta. Un uomo di 48 anni, travolto da un’onda a Punta Vagno, è finito in rianimazione con un severo trauma cranico-facciale. Altre due persone a Genova sono rimaste ferite lievemente.
Comportamenti che hanno spinto i vigili del fuoco genovesi a intervenire con un post su Facebook che mostrava quattro immagini iconiche della giornata e delle persone che si sono messe a rischio tra cui il soccorso all’uomo travolto sugli scogli di Punta Vagno: “Persone in gravi condizioni all’ospedale e gli stessi soccorritori colpiti più volte da onde rischiando loro stessi. Il nostro lavoro consiste anche nel rischiare per salvare altri da condizioni di pericolo, indipendentemente dai motivi che hanno portato le persone a rischiare. Ma, vedete, sembrerà forse strano a qualcuno, ma abbiamo l’ambizione, a fine turno, di tornare a casa dai nostri cari. E rischiare di non tornarci per la stupidità di una evidente moltitudine, non ci rende sereni”.
Appello alla prudenza rinnovato oggi dal presidente Giovanni Toti e dall’assessore Giacomo Giampedrone: “Rinnoviamo con maggiore forza l’appello rivolto ai cittadini di mantenere comportamenti volti alla massima prudenza, visto che per la giornata odierna è stato emesso avviso di bollino nero per mareggiate intense dal centro meteo funzionale di Arpal. “Nei giorni scorsi si sono resi necessari alcuni interventi di soccorso a persone che, in modo sconsiderato, si sono avvicinate al lungomare e sono state travolte dalle onde. Invitiamo tutti a non recarsi lungo la costa per fare foto o video della mareggiata: il pericolo è molto elevato, nessuno deve correre rischi inutili”.
Il tutto mentre si contano ancora i danni. Gli stabilimenti balneari liguri ne hanno stimato circa 10 milioni. Diversi locali sul mare sono stati distrutti o devastati dalle onde: tra questi Pier a Murcarolo, la Cambusa ad Arenzano, il chiringuito di Maa a Bogliasco. Il manufatto del ristorante Golfo Paradiso di Camogli è completamente collassato. Numerosi gli allagamenti nei centri abitati, soprattutto nel Levante.