Genova. Dopo qualche mese dall’inizio della ‘battaglia’, arriva l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica per l’installazione dell’antenna dedicata all telefonia mobile di ultima generazione, il 5G, comparsa dalla giorno alla notte a Promontorio, quartiere collinare di Sampierdarena, tutelato dal punto di vista paesaggistico.
La richiesta di annullamento era stata proposta in autotutela dallo stesso Comune di Genova, dopo che le polemiche esplose tra i residenti avevano portato il caso in sede di Consiglio comunale. Secondo quanto comunicato dalla stessa amministrazione civica “È stato in effetti verificato che nei foto inserimenti allegati all’istanza dell’operatore che aveva condotto al rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, l’antenna appariva con un’altezza di molto inferiore a quella realizzata“. Un ‘dettaglio’ che non è sfuggito ai residenti, che fin da subito si sono messi in trincea contro questa installazione, scoprendo l’irregolarità.
Irregolarità poi ‘trovata’ e messa nero su bianco anche dalle istituzioni: acquisito il parere della Commissione locale per il paesaggio così come condiviso dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, il Comune di Genova ha deciso di emettere un provvedimento di annullamento in autotutela dell’autorizzazione paesaggistica.
“Come amministrazione ci siamo subito attivati di fronte alle richieste degli abitanti del Promontorio – dichiara l’assessore all’Urbanistica, allo Sviluppo economico e al Lavoro Mario Mascia in una nota stampa – ed abbiamo avviato la procedura in contraddittorio con gli interessati per l’annullamento dell’autorizzazione paesaggistica. Nel corso dell’istruttoria è effettivamente emerso che il rendering aveva fatto immaginare un’opera meno impattante sul contesto paesaggistico all’intorno. Abbiamo convocato la società InWit ad un tavolo tecnico proprio per garantire per il futuro un giusto contemperamento tra l’interesse pubblico alla tutela del paesaggio e alla salubrità dell’ambiente e quello altrettanto pubblico allo sviluppo delle telecomunicazioni di cui nessuno può più fare a meno in ogni ambito della vita quotidiana”.
La notizia arriva a poche ore dalla richiesta di chiarimenti da parte del comitato sorto in queste settimane per portare avanti la battaglia: “Tra tanti dubbi una cosa è però certa – scrivono in un comunicato stampa – gli abitanti di Promontorio e Belvedere hanno un’ottima memoria e non staranno a guardare il progressivo deturpamento del loro territorio, né accetteranno che i lori diritti e interessi legittimi vengano calpestati. Il neonato Comitato Promontorio&Belvedere sta continuando le attività di sostegno alle azioni legali per la disinstallazione della stazione radio base, tra cui l’organizzazione di un mercatino solidale il 15 ottobre presso la chiesa di Promontorio, e si sta collegando con altri comitati e movimenti spontanei per rendere sempre più efficace la propria azione e far sentire sempre più forte la propria voce”.