Genova. La carica dei 700. Anzi 699. Questo il totale delle “posizioni” che il Comune di Genova attiverà nei prossimi mesi per coinvolgere i genovesi destinatari del reddito di cittadinanza sui nove progetti presentati da municipi e civica amministrazione per valorizzare queste risorse umane e compensare situazioni dove è necessaria più forza lavoro.
Le proposte sono state illustrate ieri pomeriggio durante la seduta dalla commissione consigliare del Comune di Genova, e prevedono disparate tipologie di impiego, dalla manutenzione dei verde alla gestione dei flussi turistici, dalla manutenzione scolastica alla ‘guida’ dei pedibus. Il progetto più corposo è quello presentato da Tursi, che prevede l’impiego di 600 persone divise su 20 parchi pubblici cittadini per l’assistenza alle persone che frequentano i principali parchi e la segnalazione agli uffici competenti circa eventuali malfunzionamenti o anomalie. Anche il Municipio I centro Est punta sul verde pubblico affidando a 12 persone compiti di piccola manutenzione, oltre che a 4 unità per facilitare i flussi agli uffici dell’anagrafe.
Si fa in tre il Municipio IV Media Val Bisagno, in testa alla classifica per progetto presentati: sarà chiamato un piccolo esercito di 54 persone che sarà suddiviso in attività legate agli spazi culturali all’interno del Nuovo Polo culturale di quartiere (Biblioteca Saffi e Auditorium), attività di piccola manutenzione all’interno delle strutture scolastiche e gestione della sicurezza (sanitaria) per gli studenti agli ingressi e nella conduzione dei ‘Pedibus’.
Doppio progetto per il Municipio III Bassa Valbisagno, che attiverà 25 persone per la manutenzione del verde pubblico e delle aree gioco e per il “rinforzo” del personale della biblioteca Lercari. Mentre sono 4 le persone necessarie al Municipio IX Levante per la tinteggiatura delle ringhiere della passeggiata Anita Garibaldi.
Tutti questi progetti, catalogati come “Progetti Utili alla Collettività” saranno messi a punto nelle prossime settimane: il primo passaggio sarà il perfezionamento della procedura da parte dell’amministrazione civica che dovrà caricare i progetti sui portali preposti del ministero; l’elenco dei potenziali candidati arriverà quindi in base all’elaborazione degli applicativi ministeriali, che produrrà un punteggio determinato dall’entità del reddito di cittadinanza del nucleo famigliare, informazione che i centri dell’impiego non hanno a livello regionale e comunale.
Dopo la scelta ‘romana’, la palla passerà ai centri per l’impiego locali che in base alla graduatoria contatteranno e proporranno l’attività, cercando in prima istanza di combinare altri dati, come la prossimità con il luogo di residenza ed eventuali specifiche requisiti e condizioni lavorative. A Genova ad oggi sono circa 2800 le persone che percepiscono il reddito di cittadinanza, ne consegue che per i progetti più grossi potrebbe essere necessario più tempo di elaborazione.