Il bilancio

Coop Liguria chiude il 2023 con 10,3 milioni di utili: nessuna apertura nel 2024 ma “valutiamo nuove opportunità”

Il patrimonio netto è salito a 779,191 milioni di euro, 74 i milioni di euro di risparmi per soci e clienti derivanti dal contenimento dell'inflazione

Genova. Il 2023 si è chiuso con il segno più per Coop Liguria. I numeri, diffusi e dettagliati dal presidente Roberto Pittalis durante la presentazione organizzata a Palazzo Ducale, testimoniano utili per circa 10,3 milioni di euro, con un patrimonio netto salito a 779,191 milioni di euro (e a 793,266 milioni il patrimonio consolidato).

A questi numeri si aggiungono quelli dei 74 milioni di euro di risparmi per soci e clienti derivanti dal contenimento dell’inflazione. Nel 2023 Coop Liguria ha infatti assorbito parte dei rincari richiesti dai produttori, riversandoli solo parzialmente sui prezzi di vendita, e dal mese di ottobre ha aderito al trimestre anti-inflazione, ribassando il prezzo di 200 prodotti Coop e bloccando per tre mesi quello di altri 1.000 prodotti.

“Un risultato importante in un anno caratterizzato da uno scenario sociale e geopolitico particolarmente difficile – ha detto Pittalis – Le due guerre in corso hanno provocato un danno all’economia in tutto il mondo. C’è un aumento progressivo e costante dei costi delle materie prime che si riflette poi in termini di inflazione. Nel 2023, mentre l’inflazione energetica è diminuita, quella dei beni alimentari è fortemente aumentata anche per questioni di natura ambientale, uno su tutti l’alluvione in Emilia Romagna. Coop in questo contesto ha agito trattenendo all’interno dei suoi bilanci una parte di questa inflazione in modo da calmierare i prezzi. Ha avuto un effetto importante per aiutare le famiglie e per gestire una riduzione dei consumi molto importante, destinata a mio parere ad aumentare nel 2024. Le famiglie hanno diminuito il livello e la qualità dei prodotti acquistati, e anche la quantità”.

Come confermato anche da Pittalis, nel 2023 Coop Liguria ha realizzato un fatturato complessivo di 854,2 milioni di euro (+2,53% rispetto al 2022) di cui il 96,6% è stato restituito alla collettività sotto forma di remunerazione del personale, acquisti di prodotti, beni e servizi, imposte, sostegni alla comunità. Oltre 39 milioni di euro (interamente finanziati con risorse interne) sono stati reinvestiti in interventi tesi a migliorare le strutture e i servizi alla clientela. Il 2023 è stato inoltre l’anno dell’apertura di nuovi supermercati, uno a Voltri e uno a Carignano, e della ristrutturazione dello storico punto vendita Antonio Negro, fortemente danneggiato dall’incendio divampato a fine ottobre in un locale tecnico del centro commerciale del Terminal Traghetti.

Per il 2024 non sono previste nuove aperture, ma Pittalis ha confermato che “siamo sempre in corso di valutazione di nuove opportunità che si presentano sul mercato. Coop Liguria resta leader sul fronte dell’acquisizione di catene, e se ci saranno occasioni saremo pronti a coglierle”. Il presidente di Coop Liguria non ha invece voluto commentare la maxi inchiesta per corruzione deflagrata con l’arresto, tra gli altri, del presidente della Regione Giovanni Toti. Inchiesta in cui la grande distribuzione è entrata con il filone di indagine legato a Esselunga: “Stiamo vivendo la situazione da spettatori – ha detto – Andiamo avanti nel nostro modo di lavorare e fare le cose, volti a dare benefici concreti ai nostri soci sul territorio”.

Sull’annoso tema delle numerose aperture di supermercati e dell’impatto che questo ha sul tessuto economico cittadino, Pittalis ha poi chiarito che “lo sviluppo che ci sarà un futuro a mio avviso dovrà essere di acquisizioni e razionalizzazioni delle reti in modo da dare ciò che effettivamente serve ai consumatori. Sulla presenza di grande distribuzione, basta prendere i dati ufficiali e pubblici che utilizza anche il garante della concorrenza e leggere quelli per vedere la differenza della presenza di grande distribuzione nelle varie città, parlando di metro quadro ogni mille abitanti. Sicuramente il fatto che Genova abbia una presenza superiore a Milano o a Firenze è un dato indicativo. Certamente c’è un’offerta importante in questa regione”.

A fine 2023 erano 401.692 i soci Coop Liguria, di cui 85.719 prestatori, il che significa un ligure su quattro che, in quanto socio, più usufruire di sconti dedicati, convenzioni e interessi sui depositi del Prestito Sociale. Gli sconti esclusivi riservati ai soci nel 2023 sono stati pari a 24,7 milioni di euro (in crescita del 25% sul 2022), ma l’ammontare complessivo dei vantaggi per i soci ha superato i 69 milioni di euro (contando anche gli sconti per tutti usufruiti dai soci e il valore dei punti spesa).

Sul fronte lavoro, gli occupati medi annui del Gruppo Coop Liguria a fine 2023 erano 2.736, compresi settanta under 30 assunti in corso d’anno come apprendisti. Ai lavoratori sono stati corrisposti 1,2 milioni di euro di retribuzione aggiuntiva legata ai risultati raggiunti l’anno precedente e sono state erogate più di 80.000 ore di formazione. Anche i sessanta lavoratori della Coop Negro, nonostante lo stop forzato sino alla del gennaio del 2024 (tre mesi in totale di chiusura) hanno continuato a operare e non hanno usufruito di cassa integrazione perché smistati in altri negozi nel periodo di chiusura.

 

 

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