Genova. Un buon pareggio quello tra Genoa e Udinese, ma alla luce delle clamorose occasioni non trasformate dal Grifone nel recupero, il rammarico di non aver conquistato tre punti con una zampata finale un po’ c’è per gli uomini di Ballardini.
L’1-1 comunque testimonia quanto le due squadre siano particolarmente in salute (l’Udinese è addirittura al decimo risultato utile consecutivo) anche se il Genoa non vince da sei giornate ormai (quattro pareggi e due sconfitte). Di Pandev al 10′ e De Paul su rigore (30′) le reti e non è un caso che siano avvenute tutte nel primo tempo, molto piacevole, ma anche dispendioso dal punto di vista fisico. Soprattutto gli esterni hanno speso parecchio. La ripresa è stata molto più tattica, con il Genoa spesso col pallino del gioco e l’Udinese in attesa dietro la linea della palla, ma pericolosissimo nelle verticalizzazioni con De Paul e Pereyra sugli scudi.
Le scelte del mister. Ballardini ha sorpreso un po’ tutti inserendo Biraschi e Pandev dal primo minuto a discapito dei più probabili Goldaniga e Scamacca, ma dimostra di aver ragione su entrambi. Dopo una partenza non brillante il Genoa ha colpito proprio con i suoi uomini di maggior classe: Strootman confeziona un bel cross per Pandev che col sinistro beffa Musso dopo essersi girato bene. Momento thrilling perché l’esordiente arbitro Camplone inizialmente annulla per un tocco di mano che non c’è, ma il var convalida.
Anche Biraschi, che si era infortunato proprio contro l’Udinese, ha giocato una buona partita per 90 minuti. Scamacca, entrato al 70′ non è riuscito a rendersi troppo pericoloso.
Gli avversari. L’Udinese si è dimostrata una squadra davvero ostica, continuando a macinare gioco soprattutto nel primo tempo: dopo il gol del Genoa ha confezionato in pochi minuti una rete poi annullata a Pereyra per fuorigioco di Llorente. A mettere in crisi i rossoblù sono stati soprattutto gli inserimenti in velocità senza palla con due uomini, su tutti, che hanno fatto il bello e il cattivo tempo in alcune parti della gara: De Paul e Pereyra. I due argentini si sono dimostrati giocatori di qualità superiore. De Paul aveva uno come Strootman davanti e il duello si può dire che sia finito in pareggio, con l’olandese che era anche frenato dalla diffida. Pereyra è stato quello più pericoloso, conquistando il calcio di rigore che ha consentito ai friulani di pareggiare al 30′. Llorente, bloccato da un grande Radovanovic si è fatto vedere solo al 39′ staccando di testa e impegnando Perin nell’unica vera parata della partita.
Possesso palla e rammarico finale. La ripresa, come detto, è stata molto più tattica e per il Genoa è stato più difficile trovare corridoi anche sulle fasce. Se nel primo tempo era stato soprattutto Czyborra a essere spesso al centro del gioco, nella ripresa Zappacosta ha mostrato di saper dare grande qualità ai rossoblù. L’1-1 sembrava un risultato comunque giusto, ma nei tre minuti di recupero il Genoa è riuscito a sbagliare ben due occasioni clamorose che al fischio finale lasciano il Grifone con l’amaro in bocca: prima lo slalom speciale di Zajc tra tre uomini si è concluso con un tiro sull’esterno della rete che era più facile da realizzare che da sbagliare. Subito dopo è Behrami a colpire l’incrocio dei pali con un tiro da angolazione non facile.
Alla fine la classifica comunque si muove: 28 punti e la prima delle tre partite che possono essere considerate decisive per il proseguio in tranquillità del campionato rossoblù (forse la più ostica) è archiviata con una prestazione molto incoraggiante.
Genoa-Udinese 1-1
Reti: 10′ Pandev; 30′ De Paul (R)
Genoa: Perin, Biraschi, Radovanovic, Criscito, Zappacosta, Zajc, Badel, Strootman (82′ Behrami), Czyborra, Shomurodov (89′ Pjaca), Pandev (70′ Scamacca).
A disposizione: Marchetti, Paleari, Zapata, Goldaniga, Portanova, Ghiglione, Melegoni, Onguene, Rovella.
Allenatore: Ballardini
Udinese: Musso, Becao, De Maio, Nuytink, Molina, De Paul, Walace, Arslan (63′ Makengo), Stryger Larsen, Pereyra, Llorente (81′ Nestorovski).
A disposizione: Gasparini, Scuffet, Okaka, Bonifazi, Braaf, Micin, Forestieri, Zeegelaar.
Allenatore: Gotti
Arbitro: Camplone di Pescara
Ammoniti: Pandev, Criscito, Badelj (G); Nestorovski (U)