Parma. Si è conclusa da pochi minuti la trasferta parmense di un Genoa dai due volti: spaesato e poco proficuo nel primo tempo, conciso e solido nella seconda frazione. Un risultato diverso da quello ottenuto sarebbe stato davvero un boccone amaro da digerire per la formazione allenata da Ballardini, piombata in un momento difficile dopo un ottimo periodo impreziosito da sette risultati utili consecutivi.
Questa sera quindi non era facile affrontare al meglio uno scontro diretto cruciale per entrambe le squadre: il Parma infatti vincendo sarebbe potuto tornare prepotentemente in corsa per la salvezza, mentre il Genoa perdendo avrebbe rischiato di vedersi nuovamente risucchiato nella lotta per non retrocedere.
Alla fine però sono stati i rossoblù ad avere ragione nei confronti di una squadra dimostratasi ancora una volta frizzante e pericolosa, capace davvero di impensierire qualsiasi tipo di avversario.
Agli ordini di Daniele Doveri della sezione di Roma è iniziato un match apparso da subito divertente, questo nonostante la posta in palio suggerisse più prudenza da parte delle due squadre.
È così che, al 16’, Graziano Pellè è tornato a segnare in Serie A a nove anni dall‘ultima volta con un gol davvero da standing ovation: controllo di petto e rovesciata mozzafiato per l’ex attaccante della nazionale azzurra, tornato in Italia dopo le esperienze in Cina e in Inghilterra.
A questo punto ci si poteva attendere una reazione da parte del Genoa, la quale però non è mai arrivata. Le migliori occasioni infatti sono state ancora una volta a tinte gialloblù grazie ai colpi di testa di Kurtic e Bani. Il risultato però non è cambiato e così le due squadre sono tornate negli spogliatoi sull’1-0 per i padroni di casa.
Nella seconda frazione però è emerso ancora una volta l’immenso talento di Ballardini, allenatore capace grazie a due sostituzioni di cambiare totalmente l’inerzia di un’intera partita: dentro Scamacca e Pjaca, fuori Shomurodov e Czyborra (sottotono).
È in questo modo che è iniziata la rimonta degli ospiti, con proprio il numero 9 del Genoa che al 50’ prima e al 69’ poi è riuscito a ribaltare un Parma sorpreso e frastornato, incapace successivamente di reagire ai due schiaffi subiti.
L’assalto finale non ha infatti sortito gli effetti sperati, permettendo al Grifone di compiere un balzo in avanti in classifica scavalcando nuovamente la Fiorentina.
Grandissima delusione invece per i ducali, bloccati a 19 punti con ora il serio rischio di veder scappare Cagliari e Torino, dirette concorrenti per una salvezza che si sta facendo sempre più difficile.
Di seguito il tabellino del match:
Parma-Genoa 1-2 [16’ Pellè (P), 50’ Scamacca (G), 69’ Scamacca (G)]
Queste invece le formazioni:
Parma (4-3-3): Sepe, Conti, Osorio, Bani, Pezzella, Kucka, Brugman, Kurtic, Man, Pellé e Karamoh. Allenatore: Roberto D’Aversa. A disposizione: Bruno Alves, Brunetta, Busi, Colombi, Cyprien, Dierckx, Gagliolo, Grassi, Hernani, Laurini, Mihaila e Zirkzee
Genoa (3-5-2): Perin, Masiello, Radovanovic, Criscito, Zappacosta, Strootman, Badelj, Zajc, Czyborra, Destro e Shomurodov. Allenatore: Davide Ballardini. In panchina si sono accomodati: Paleari, Marchetti, Zapata, Biraschi, Ghiglione, Goldaniga, Melegoni, Behrami, Pandev, Pjaca, Rovella e Scamacca
Ha arbitrato il match Daniele Doveri della sezione di Roma 1.