Genova. Non c’è alcun rischio in Liguria per il 38enne di Codogno ricoverato in gravi condizioni dopo aver contratto il coronavirus. Lo ha detto il presidente ligure Giovanni Toti dopo la notizia che l’uomo aveva partecipato lo scorso 2 febbraio alla mezza maratona delle Due Perle tra Santa Margherita e Portofino.
“Non è detto che il paziente fosse già stato infettato quando aveva fatto quella competizione, con ogni probabilità era ancora soggetto sano. La maratona si è svolta il 1° febbraio e il periodo finestra non è di questa durata. Se avesse contagiato qualcuno nel Tigullio, oggi avremmo già casi conclamati. Il suo passaggio è stato indolore nella nostra regione”, ha spiegato Toti.
Il caso aveva scatenato la psicosi. La notizia è già circolata nelle chat degli ambienti sportivi liguri, tanto che alcuni stanno valutando la possibilità di disertare o addirittura annullare i prossimi eventi in via precauzionale. Allarme alimentato dal fatto che spesso, durante competizioni di questo tipo, i concorrenti si scambiano borracce ed entrano in contatto tra loro.
L’ipotesi è che l’uomo, nato a Castiglione d’Adda, abbia contratto il virus da un collega appena rientrato dalla Cina, che lavora per la sua stessa azienda (l’Unilever) ma nella sede di Fiorenzuola d’Adda, nel piacentino. Potenzialmente sono centinaia le persone che potrebbe avere a sua volta contagiato. Anche perché la trasmissione, come ha detto oggi il primario dell’ospedale Sacco di Milano, può avvenire anche in assenza di sintomi.
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