Genova. I carabinieri del nucleo investigativo di Genova hanno stretto il cerchio intorno alla banda che nella nottata del 1° dicembre del 2017 irruppe all’interno della filiale della Banca Popolare di Lodi a Moneglia per compiere un furto.
Quella notte, intorno alle 2, dopo aver divelto la porta di ingresso principale e una seconda porta interna, diversi individui entrarono a volto travisato all’interno dell’Istituto di credito svuotando le casse “cash-in” e allontanandosi velocemente con un bottino di circa circa 27mila euro.
Alcune ore dopo, quattro soggetti romeni, furono controllati ad un posto di blocco predisposto all’uscita di un casello autostradale nello spezzino ed in seguito sottoposti al fermo visto che sul furgone c’era fra l’altro un portafogli con oltre 4.200 euro in banconote di vario taglio e di attrezzi atti allo scasso.
Un successivo e minuzioso sopralluogo lungo l’ipotetico itinerario di fuga dei malviventi, ripercorso a ritroso dai carabinieri, aveva anche permesso di ritrovare tre mazzette arrotolate di banconote in vario taglio, per complessivi 10.500 euro, lanciate dal veicolo in marcia dopo aver notato la presenza dei carabinieri, nonché di numerosi indumenti e scarpe utilizzati dai malviventi per compiere il furto
Proprio il numero di indumenti rinvenuti, superiore alle quattro unità, nonché il disavanzo di circa 10mila euro tra quanto complessivamente rubato e quanto rinvenuto, hanno fatto presupporre ai militari che i quattro fermati non fossero gli unici ad aver preso parte al furto.
L’ipotesi investigativa ha trovato pieno riscontro nella successiva attività d’indagine che ha portato all’esecuzione di ulteriori quattro provvedimenti cautelari, emessi dal gip di Genova: sono anche in questo caso tutti cittadini romeni di cui tre condotti in carcere a Lucca, Pisa e Pistoia mentre un quarto risulta al momento latitante all’estero.