Cronaca

Matrimoni gay, il presidente di Gaynet a Bagnasco: “Il maschilismo è il vero vulnus alla famiglia”

gaypride
Foto d'archivio

Genova. “Quando parlano certi vescovi come Bagnasco vien da chiedersi ‘ma dove vive’? Indicare i matrimoni gay come vulnus per la famiglia significa vivere in un mondo virtuale o in un’epoca che non esiste più. La vera violenza alle famiglie, la vera emergenza, che forse è sfuggita all’esimio cardinale è rappresentata da quel maschilismo criminale che ogni giorno ammazza una donna o un bambino e comunque li molesta e li violenta. Nulla di tutto ciò nelle coppie omosessuali, dove la violenza è praticamente assente”.

Così il presidente di Gaynet, Franco Grillini, commenta le parole del presidente della Cei. “Anzichè indicare nelle coppie lgbt una minaccia – prosegue
Grillini – Bagnasco dovrebbe studiarsi la vita, la composizione, l’identità della comunità lgbt e scoprirebbe che ha molto da imparare e che le coppie gay e lesbiche potrebbero persino essere indicate come esempio positivo di democrazia domestica (non c’èdivisione del lavoro in casa) e capacità educativa dei figli”.

“Bagnasco and company – dice ancora – nel momento in cui negano i diritti di chi si ama rischiano di diventare il presidio del disumano. Anche le teorie negazioniste, per cui per i ‘desiderata’ delle coppie gay basta e avanza quello che c’è già nel codice civile, sono frutto della pervicace volontà della gerarchia romano-cattolica di negare i diritti che in tutto il mondo occidentale vengono sempre più riconosciuti”.

“Comunque Bagnasco è in buona compagnia: oggi la Nigeria ha varato una legge che commina 14 anni di carcere a due uomini che si baciano in pubblico. Evidentemente questo per il Vaticano non è un vulnus”, conclude il presidente di Gaynet.

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