Patto dei sindaci: 18 comuni firmano protocollo di programmazione energetica

provincia genova

Genova. Lunedì la Provincia e i 18 comuni che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere il Patto dei Sindaci firmeranno un protocollo d’intesa in materia di programmazione energetica, lotta ai cambiamenti climatici e Patto dei sindaci.

Il protocollo sarà sottoscritto da Arenzano, Campo Ligure, Camogli, Casarza Ligure, Davagna, Lavagna, Leivi, Masone, Mele,
Montoggio, Moneglia, Neirone, Recco, Rossiglione, Serra Riccò, Tiglieto, Tribogna ed Uscio, ma è aperto a tutti i comuni che hannointenzione di impegnarsi nel Patto dei Sindaci, l’iniziativa dell’Unione Europea che propone ai comuni di corresponsabilizzarsi nel raggiungimento degli obiettivi europei per la lotta ai cambiamenti climatici, impegnandosi a ridurre le emissioni di gas serra (la Co2) nei loro territori del 20% entro il 2020 in linea con gli obiettivi 20/20/20 dell’Unione Europea.

La firma del protocollo d’intesa è la formalizzazione di un processo già avviato che permette ai comuni, grazie al supporto tecnico ed al cofinanziamento della Provincia, di poter rispettare gli impegni stringenti presi con la sottoscrizione del Patto ed in particolare lo sviluppo dei Piani di azione per l’energia sostenibile, che riportano in dettaglio tutte le azioni che saranno intraprese per raggiungere gli obiettivi citati.

Già tre piani (Leivi, Arenzano e Moneglia) sono stati approvati e sono entrati pertanto a far parte ufficialmente delle politiche comunali ed altri saranno approvati entro l’estate. L’attuazione dei piani, oltre ad avere una valenza ambientale con un abbattimento di ben 250.000 t/anno di emissioni di Co2, ha forti ricadute economiche con una previsione di investimenti pubblici e privati mobilitati stimati di oltre 200 milioni di euro. In gioco è la promozione della green economy nei nostri territori.

Le azioni fino ad ora individuate dai comuni riguardano principalmente la diffusione capillare della produzione di energia da fonti rinnovabili (sole e vento) e la riqualificazione dei propri edifici con forti ricadute sulle aziende locali e sull’occupazione.

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