Aggiornamento delle 18.30: Sfiora i 148 mila il numero dei visitatori al salone nautico internazionale di Genova che si chiude oggi. Il dato non ancora definitivo è di 147.868 ingressi in aumento del 16,26% rispetto all’anno scorso.
Genova. “Al Nautico le persone hanno smesso di ringhiare e sono tornate a sorridere”, in una battuta di Anton Giulio Albertoni, decano di Ucina, è condensato lo spirito che pervade la Fiera di Genova al termine dell’edizione 2018 del Salone Nautico Internazionale di Genova.
Se l’anno scorso i passaggi ai tornelli erano stati 127.167 passaggi, il dato a lunedì sera, quando manca ancora un giorno di manifestazione, è di 137.427 accessi, che corrisponde all’8% in più rispetto all’anno scorso. “Con i nostri calcoli – dice Carla Demaria, presidente di Ucina – Confindustria Nautica, a fine salone avremo una media di circa il 14% di aumento giornaliero, e se toccheremo 145.000 visitatori l’aumento sarà del 15%”.
I numeri, oltre che i sorrisi, danno il senso di una manifestazione che è tornata a livelli internazionali. La conferenza stampa, organizzata insieme a Regione, Comune e Camera di Commercio, ha visto però anche un’azione rivolta al futuro: la firma di un protocollo d’intesa tra Comune, Regione, Autorità Portuale e Ucina, la Confindustria della Nautica per cementare la squadra che ha portato avanti il Nautico 2017 e per confermare che la kermesse sia organizzata alla Fiera anche in futuro.
“Il dato numerico è grandioso. Le promesse sono state mantenute – afferma Carla Demaria – e anzi, non solo, ci siamo superati. Il protocollo che stiamo per firmare con le altre istituzioni ci impegna a restare qui, ma quello che è accaduto fino a oggi è stato un qualcosa di assolutamente volontario”. Un altro grande obbiettivo raggiunto è stato quello del business: “Non siamo più qui solo per promuovere – continua Demaria – ma per vendere, io credo che ci sia stato un aumento delle vendite importante, e per questo valuteremo di aggiungere anche delle banchine per la prossima edizione. Socrate diceva che non c’è buon vento per il marinaio che non sa dove andare”.
“Chi di voi è stato per strada sabato o venerdì sera – ha affermato il sindaco di Genova Marco Bucci – si è reso conto di cosa questo evento ha significato, ecco questo è ciò che la città deve diventare sempre per tornare a essere la prima città del Mediterraneo. Il Salone Nautico è stato e continuerà a essere una pietra miliare per la città”.
Anche i numeri del turismo genovese, nel giorni del Nautico, sono positivi: +14% rispetto al 2016 relativo al ricavo delle camere negli alberghi, con un +4% delle camere occupate in una situazione di sostanziale tutto esaurito “se non costruiamo nuovi hotel, non potremo crescere con i numeri”, ha sottolineato Bucci. Agli Uffici Informazione della città si è registrato un 49,4% in più di accessi rispetto al 2016, di cui il 63,88% di italiani e il resto stranieri. Le carte musei sono aumentate del 23%, le visite guidate del 17%. “In Aeroporto – dice il presidente del Colombo Paolo Odone – abbiamo avuto 123 toccate di aerei privati, il 15% in più dell’anno scorso, e c’è stato un incremento dei passeggeri”.
“Ognuno – politica, istituzioni, impresa, associazioni di categoria – ha fatto il proprio lavoro al meglio – sono le parole di Giovanni Toti, presidente della Regione – questo è un modello di sinergia che dovrebbe valere sempre e in ogni ambito nel nostro Paese. Il protocollo d’intesa con Ucina, Comune, Regione e Autorità Portuale tende a stabilizzare il Salone, ma tende anche a sviluppare il Salone e quello che gira attorno al Salone, oltre a esso. In modo che possa svilupparsi un polo della nautica multiforme attivo durante tutti i 365 giorni dell’anno”.