Genova. I mezzi di cantiere saranno tutti al passo con le normative antinquinamento più aggiornate e il percorso di entrata e uscita dall’area dei lavori sarà praticamente tutto interno alla zona portuale, con un impatto minimizzato sul traffico cittadino. Con questi accorgimenti il progetto di allargamento e rifacimento della parte di levante di Ponte dei Mille è pronto a entrare nel suo vivo, dopo che le prime operazioni propedeutiche sono state effettuate in questi giorni.
La novità emerge dalla documentazione-stralcio depositata in questi giorni presso il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica da parte dell’Autorità di Sistema portuale. La nuova relazione è stata implementata per rispondere alle osservazioni raccolte in questi mesi da diversi enti, tra cui lo stesso ministero, Regione Liguria, Arpal e Città Metropolitana: a tenere banco è stato soprattutto l’impatto che il cantiere avrà sul resto della città, partendo dal presupposto che geograficamente Ponte dei Mille si trova esattamente al centro di porto e tessuto urbano.
Secondo quanto specificato nel documento “Per quello che riguarda l’accesso dei mezzi operativi all’area di cantiere si è previsto di utilizzare il varco collocato ad est della radice dello stesso Ponte dei Mille attraverso il quale i mezzi percorreranno il lato di levante della banchina, in completo accordo con le attività in corso, per arrivare ad una rotatoria che consentirà l’inversione di marcia e l’uscita presso lo stesso varco. Al fine di non interferire con la rete urbana i mezzi di cantiere, una volta passato il varco di Ponte dei Mille seguiranno la viabilità interna al porto che da Calata Zingari porta al Varco Albertazzi“.
Inoltre la funzionalità dell’altra parte del ponte non interessato ai lavori non dovrebbe subire conseguenze, visto che l’area di cantiere di fatto sarà “sigillata” e non permetterà accessi e continuità con le altri parti rimaste operative. L’operatività del ponte, però sarà dimezzata per il 2024, cosa che produrrà un qualche impatto per il settore crocieristico: Msc Crociere prevede di trasportare 1.370.000 passeggeri in Liguria nel 2024, una cifra in calo del 11,7% rispetto all’anno precedente.
Particolare attenzione, stando ai documenti, sarà riservata all’impatto sull’aria: secondo quanto affermato nel progetto, infatti, “si prevede l’adozione di mezzi e macchinari conformi alle più recenti normative e sottoposti a adeguata manutenzione, misura individuata per le matrici Aria e Rumore che consentirà inoltre di ridurre al minimo le emissioni inquinanti e acustiche”, mentre Arpal effettuerà dei monitoraggi ambientali per monitorare i livelli degli inquinanti.
Lo stoccaggio delle terre di scavo e l’approvvigionamento dei materiali edilizi vedrà viaggi dei mezzi pesanti tra Liguria e Piemonte e, passando dai varchi portuali, dovrebbe essere minimizzato l’impatto sulla viabilità urbana.
Al momento, quindi, il progetto sta per ricevere l’ultimo “via libera”, che sarà accordato in base alla eventuale congruità della relazione dedicata alla cantierizzazione, e l’ottemperanza alle osservazioni raccolte. Una volta passato questo step, i lavori potrebbero iniziare ad entrare nel loro vivo nel giro di poche settimane. L’obiettivo di questo intervento è quello di migliorare e ampliare al logistica legata agli approdi riservati alle grandi navi da crociera, rimodulando la stessa forma del ponte che avrà quindi più spazi a terra per gestire tutte le operazioni di carico e scarico di passeggeri e forniture.