Genova. Dare il via ad ciclo di incontri pensato per studiare e analizzare come è cambiata e, purtroppo, cresciuta la povertà a Genova e soprattutto in Val Bisagno, e per gettare le basi di una rinnovata stagione di attivismo politico, associativo e culturale per “non lasciare indietro nessuno”. Questo il senso del primo convegno-seminario organizzato dalla sezione del Partito Democratico di Struppa per sabato 16 marzo alle ore 9.45 presso i locali del Punto di Incontro della Coop Valbisagno di piazzale Bligny.
“Se fino a qualche anno fa la povertà era un fenomeno facilmente individuabile nelle strade delle città e che interessava poche persone oggi la situazione è drasticamente cambiata, con centinaia di famiglie precipitate in stato di indigenza e che rischiano di essere marginalizzate dalla società – spiega Antonio Tricarico, segretario del circolo e promotore di questa iniziativa – Anzi, oggi è necessario parlare delle povertà, declinandole al plurale, visto che assistiamo ad un progressivo impoverimento economico, sociale, educativo e relazionale delle persone”.
Il primo incontro è stato pensato per partire dai dati e definire il contesto. A portare il proprio contribuito ci saranno Pietro Spotorno di “Genova che osa”, che porterà una analisi scientifica del fenomeno, e Giulia Pongiglione insieme a Monica Boccardo, dei centri di ascolto della Caritas genovese, che racconteranno chi sono i poveri e come si diventa poveri.
Poi seguiranno diverse testimonianze, con Roberto Reboa della Comunità di Sant’Egidio, Rosi Angela Ferro, della rete organizzativa la Spesa Sospesa e Marco Furnò, dell’associazione Cucina Popolare. Le conclusioni saranno affidate a Cecilia Borsatti, referente welfare e contrasto alle diseguaglianze del Partito Democratico di Genova.
“Il primo incontro è stato pensato proprio per provare a dare una dimensione al fenomeno delle povertà, vecchie e nuove che siano – spiega Tricarico – trovare in confini e mettere insieme i numeri. Successivamente, invece, gli incontri proveranno a sviluppare delle risposte e delle proposte politiche da mettere in campo, con urgenza”.