Genova. La serie storica di dati climatici quasi bi-centenaria dell’osservatorio meteorologico dell’Università di Genova ha registrato nuovi record per l’anno appena trascorso, che confermano la tendenza verso valori di caldo anomalo vista già l’anno precedente.
In particolare, oltre al record assoluto di temperatura massima di 37,9 °C registrato il 21 agosto 2023, l’anno appena trascorso si è confermato essere uno dei più caldi in assoluto con una temperatura media annuale di 18,0 °C, seconda solo ai 18,2 °C del 2022, entrambi di quasi un grado al di sopra dei precedenti valori massimi.
Da una prima analisi dei dati storici dell’osservatorio, a cura di Davide Scafidi, Gabriele Ferretti e Roberto Pedemonte, andando a confrontare i valori di temperatura media per le varie stagionalità, si è visto che un contributo di temperature alte (“anomale” per il periodo) viene dato dai valori autunnali ed invernali, stagioni che sono sempre meno caratterizzate da periodi freddi e si mantengono sempre più costantemente su valori più miti.
“Questa tendenza – spiegano i ricercatori – soprattutto per l’inverno, è presente già a partire dagli ultimi decenni del secolo scorso. Inoltre, soprattutto nelle ultime due stagioni autunnali (2022 – 2023) tale andamento si è accentuato e nel 2023 è stato infatti registrato un nuovo record per le temperature medie autunnali che hanno raggiunto i 19,7 °C, valore che supera di quasi mezzo grado il record precedente appartenente al 2022″.
Gli importanti dati raccolti dall’Osservatorio Storico dell’Università saranno oggetto di ulteriori approfondimenti con analisi più dettagliate in future pubblicazioni scientifiche.
Gli studiosi segnalano infine che l’importante serie storica dell’osservatorio, dopo una lunga fase di digitalizzazione e controllo dei dati presi direttamente dai registri storici, verrà a breve resa disponibile e fruibile come open data, nel nuovo apposito data repository di cui l’Università di Genova si sta dotando.