Finalmente

Incendio al Terminal Traghetti, la prossima settimana scattano le prime riaperture

Tornano agibili la palestra Well&Fit e gli uffici della Marexport, a seguire gli altri negozi. Tempi più incerti per la Coop, si attende la perizia per chiarire le responsabilità

incendio terminal traghetti

Genova. Riapriranno la prossima settimana le prime attività del Terminal Traghetti, ancora chiuso a due mesi e mezzo dall’incendio del 31 ottobre che aveva causato l’intossicazione di tre persone. A riferirlo è Edoardo Monzani, presidente della società Stazioni Marittime che ha in gestione la struttura: “Contiamo di avere il via libera la prossima settimana per gli uffici della Marexport e per la palestra. Nei giorni successivi aggiungeremo i negozi della parte di ponente e continueremo dove sarà possibile. Ma intanto iniziamo”.

Tradita la speranza di poter riaprire entro Natale e traguardato anche il nuovo anno, la ditta specializzata che ha eseguito i “tamponi“, cioè i test per rilevare la presenza di inquinanti negli ambienti invasa dal fumo, ha iniziato a fornire i primi risultati. Che sono rassicuranti, ma ancora parziali. Nel frattempo Stazioni Marittime ha avviato i lavori di pulizia e bonifica necessari per poter ripartire del tutto. Gli ultimi a riaprire saranno probabilmente i negozi sul lato di levante.

Più complicata la situazione della Coop. Il rogo era partito proprio in un locale tecnico del supermercato, dove passano gli impianti di refrigerazione e riscaldamento dell’intero complesso. La Procura, che indaga per lesioni e incendio colposi, ha dissequestrato gran parte degli 80mila metri quadrati di superficie complessiva della struttura, eccetto il luogo da cui erano scaturite le fiamme. In quel momento erano in corso lavori di manutenzione da parte di una ditta incaricata proprio dalla cooperativa, la quale però sostiene che il macchinario interessato non fosse di propria competenza.

Insomma, saranno le perizie disposte dalla magistratura a chiarire le responsabilità, coi primi indagati che dovrebbero arrivare nei prossimi giorni. Ma il “braccio di ferro” in atto tra la Coop e Stazioni Marittime non aiuta la situazione a sbloccarsi. L’azienda della grande distribuzione fa sapere che c’è il massimo impegno per riaprire non appena ci saranno le condizioni di sicurezza e accessibilità. La salubrità degli spazi di vendita è stata certificata da una ditta specializzata, ma alcuni impianti risultano ancora inaccessibili. E questo potrebbe allungare i tempi anche di diverse settimane.

Le attività economiche con sede nel complesso del Terminal sono una sessantina, di cui una trentina di attività commerciali, per un totale di circa 200 posti di lavoro coinvolti. Ci sono negozi di telefonia e di prodotti per la casa, un parrucchiere, una gioielleria, una lavanderia, una libreria, bar e ristoranti. Alcuni sono piccoli negozi a gestione singola o familiare, come l’edicola e la tabaccheria. Altri sono punti vendita di catene franchising che per fortuna riescono ad ammortizzare almeno in parte le conseguenze della chiusura. Ci sono poi uno studio dentistico (che si è trasferito nelle vicinanze), una farmacia comunale. E appunto la palestra Well&Fit e gli uffici della ditta di spedizioni.

Dal punto di vista operativo non ci sono grosse conseguenze per i passeggeri che si imbarcano o sbarcano a Genova. Le biglietterie e gli altri servizi dedicati ai viaggiatori sono stati trasferiti in parte su piazzale Iqbal Masih e in parte nel terminal di ponte Doria. L’accesso alle banchine avviene attraverso gli altri varchi. Per chi si muove a piedi sono state predisposte navette ah hoc con partenza davanti al terminal.

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