“Ho acquisito molta serenità e meno stress. Francamente, anche se nessuno ci crede, a me il calcio non manca“. Così ha esordito l’ex presidente del Genoa, Enrico Preziosi, tornato a parlare ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com.
Proprietario dei rossoblù dalla stagione 2003 a quella 2021, quando è subentrata 777PARTNERS, Preziosi ha vissuto momenti importanti ma anche di grande contestazione da parte della tifoseria genoana. E non pensa proprio di ributtarsi nello stress calcistico: “Ho già dato ed è stato come togliersi un peso dallo stomaco. Il calcio di oggi, forse, non mi appartiene più. Noi abbiamo fatto le cose sempre per passione, non per soldi, nonostante siano arrivate molte critiche dai tifosi. Quel tipo di presidente che io rappresentavo non esiste più e ci sono solamente risultati da raggiungere attraverso meccaniche che non mi appartengono. Insomma, non soffro”.
Su Thiago Motta, che ora sta facendo molto bene al Bologna: “Per me non è una sorpresa. L’ho lanciato in Serie A per la prima volta anche se poi l’avventura, date le circostanze, non era delle più ideali. Interpreta il calcio in maniera moderna ma soprattutto si fa amare dai propri giocatori. Lo presi in squadra quando nessuno gli dava una lira. Lui ha saldato il debito con a me a livello di risultati calcistici. Abbiamo sempre avuto un bel rapporto, ci guardavamo negli occhi e basta. L’ho chiamato ed è venuto ad allenare”.
Preziosi ha ammesso però di seguire ancora le partite del Genoa: “Quando posso le vedo volentieri, Gilardino con le assenze che ha sta facendo un buon lavoro. Essendo una neopromossa paga lo scotto però mi sembra una squadra che gioca, a parte gli ultimi dieci minuti di blackout che ha spesso“.
“Se dovessi tornare nel calcio lo farei solamente per Avellino, la mia città. Ho investito centinaia di milioni in altre società ma ho dato veramente poco per la mia città. Ma non in questo momento perché ho altre cose da fare” ha concluso.