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Parco di Portofino, incontro a Roma con il ministro per rilanciare sui ‘sette comuni’

"Potrebbe rappresentare una soluzione di mediazione e potrebbe rappresentare la grande scommessa economica, turistica e culturale di un “brand” che va rilanciato a livello internazionale"

Roma. Un incontro cordiale, durato un’ora, al Ministero dell’Ambiente a Roma, con protagonisti il Daniele Granara e il giornalista Marco Delpino, rispettivamente Presidente e Vice Presidente dell’Associazione Internazionale “Amici del Monte di Portofino”, e il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in Italia Gilberto Pichetto Fratin, avvenuto nel pomeriggio di mercoledì 12 luglio. Lo riporta una nota stampa diffuso questo pomeriggio dall’associazione.

Granara e Delpino hanno illustrato al Ministro Pichetto Fratin tutta la vicenda del costituendo “parco nazionale di Portofino” e il lungo iter che potrebbe portare alla costituzione di un parco a sette Comuni, alla luce della proposta dell’ANCI e degli ordini del giorno di adesione (con porzioni di territori) votati alla quasi unanimità dai Consigli comunali di Rapallo, Zoagli, Chiavari e Coreglia Ligure, anche a fronte di una proposta elaborata dall’ISPRA (l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Am-bientale, dipendente dal Ministero) di un parco allargato a undici Comuni.
All’incontro con il Ministro erano presenti anche il Senatore Elio Lannutti (giornalista e Presidente dell’Adusbef, l’associazione difesa utenti servizi bancari, finanziari, assicurativi), l’Avv. Sergio Santo-ro (Presidente aggiunto Emerito del Consiglio di Stato) e l’Avv. Davide Mazzola.

«Siamo soddisfatti di avere rappresentato a Roma – ha dichiarato il Presidente Granara – gli interessi di un territorio che varca anche i confini nazionali. Il Ministro ci ha assicurato la massima attenzione al problema annunciando che interesserà gli Uffici per valutare con cura le osservazioni e gli interessi pubblici che gli abbiamo rappresentato». Il sodalizio, fondato nel 1969 dal geologo Prof. Ardito Desio, da anni è in prima linea per l’istituzione di un parco nazionale più ampio, che possa essere in sinergia con quello delle Cinque Terre.

Ancora Granara: «Non solo sarà una grande occasione di tutela ambientale, ma anche una straordinaria opportunità di sviluppo economico e turistico di tutta la Regione, nonché volano per l’Italia».

Marco Delpino ha fatto dono al Ministro di tre libri editi dalla “Tigulliana”: “Montanelli-Portofino e un parco nazionale”, “La Riviera in vetrina” e “Operazione Sunrise, l’ultimo miracolo” (quest’ultimo libro racconta, tuffata nelle vicende internazionali delle ultime settimane della seconda guerra mondiale, la storia della Baronessa Von Mumm che salvò Portofino dalla distruzione nazista).

Inoltre Delpino, nel ricordare al Ministro la «visione internazionale del parco che avrebbe voluto dare, nel 2002, il Presidente Silvio Berlusconi, socio all’epoca degli “Amici del Monte”», ha presentato un documento del Senato della Repubblica del 27 settembre 1966 in cui, di fronte a una proposta (già allora) di istituire un “parco nazionale” per Portofino, il Ministro dell’epoca Luigi Gui osservava che “la superficie del comprensorio di Portofino, Santa Margherita Ligure e Camogli (…) è insufficiente a dar vita ad una unità di parco nazionale sia pur di modeste dimensioni”.

“Ecco perché un parco a sette Comuni – chiude la nota stampa – compresa l’area marina, potrebbe rappresentare una soluzione di mediazione e potrebbe rappresentare la grande scommessa economica, turistica e culturale di un “brand” che va rilanciato a livello internazionale”

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