Genova. “Mai come in questo delicatissimo frangente è necessario che il flusso migratorio sia gestito con attenzione per evitare che sulla vicina frontiera francese la situazione già complessa si aggravi ulteriormente. Le parole del prefetto di Genova che ricorda che il sistema di accoglienza è sotto pressione devono essere ascoltate e capitalizzate”. È il monito lanciato da Roberto Traverso, segretario ligure del Siap.
“Anche di fronte a questo nuovo delicato impegno istituzionale i poliziotti della Liguria, come sempre si faranno trovare pronti e anche le organizzazioni sindacali daranno il loro contributo per consentire che l’attività lavorativa possa essere svolta nel rispetto della normativa contrattuale contemperando eventuali deroghe con i carichi di lavoro sempre più pressanti”, prosegue il sindacalista.
Secondo Traverso è necessario “mettere in campo quel coordinamento istituzionale che, come abbiamo più volte denunciato e dimostrato deve essere rafforzato, a partire dall’accoglienza dei minori non accompagnati che come noto, in base alla normativa vigente, grava sui comuni e che in realtà a Genova pesa quotidianamente in modo sbilanciato sulla polizia di Stato”.
“I carichi di lavoro dei poliziotti liguri devono fare i conti con il momento difficile che grava sugli organici della polizia di Stato i quali in attesa di un necessario assestamento e rafforzamento devono essere adeguatamente incentivati anche attraverso l’attribuzione dei previsti riconoscimenti premiali che fanno parte di quei strumenti che i questori lungimiranti hanno a disposizione per valorizzare il sacrificio di chi lavora in mezzo alla strada per garantire sicurezza democratica ai cittadini”.
“Per questo il Siap interverrà, nel rispetto della normativa vigente, di fronte ai questori che in Liguria continuano a non utilizzare in modo adeguato e costruttivo l’importante strumento del riconoscimento premiare che può essere fondamentale per dare ai poliziotti le giuste incentivazioni per affrontare momenti delicati e difficili come questo che stiamo vivendo”, conclude Traverso.