Genova. Ancora un aggiornamento peggiorativo della mappa dell’European Centre for Disease Prevention and Control (Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie), vale a dire l’agenzia indipendente dell’Unione europea che ha lo scopo di rafforzare e coordinare le difese dei paesi membri dell’Unione nei confronti delle malattie infettive: a quasi un mese dal passaggio da giallo a rosso, la Liguria diventa ‘rosso scuro’, arrivando al livello massimo di allerta.
Non siamo i soli, anzi, la compagnia è molto allargata: tutto il nord del paese è questo colorazione, con tutte le regioni comprese, in totale sintonia con la maggior parte delle regioni del vecchio continente tra cui Francia, praticamente la quasi totalità di Germania, Spagna e Polonia, Portogallo, Grecia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Austria, Croazia e Slovenia.
La mappa è stata pensata come strumento di informazione ma viene utilizzata in supporto al ‘Council Recommendation on a coordinated approach to the restriction of free movement in response to the Cvodi-19 pandemic’, ovvero il documento elaborato dalla Commisione Europea con le raccomandazioni per avere un approccio coordinato sulle restrizioni di movimento tra aree dell’Unione Europea per contenere la pandemia.
I colori prevedono deroghe sull’approccio basato sulla persona e il suo possesso del certificato Covid Ue, che si può ottenere solo con guarigione o vaccinazione completa. In altre parole, in caso di “dark red“, come ora è la nostra regione, sono possibili le deroghe massime vale a dire la possibilità di imporre tamponi e anche quarantena o autoisolamento per chi proviene dalla nostra regione. L’esatto reciproco di quanto predisposto dal nostro governo nei giorni scorsi per chi arriva nel nostro paese.
Secondo quanto riportato nella nota esplicativa del documento “gli Stati membri dovrebbero scoraggiare fortemente tutti i viaggi non essenziali da e verso il “rosso scuro”. Sulla base della mappa comune, gli Stati membri decideranno poi se introdurre determinate restrizioni, come la quarantena o i test, sui viaggiatori provenienti da altre zone”.
Ma non solo: “A causa del particolare rischio nelle aree ‘rosso scuro’, tutti gli Stati membri dovrebbero richiedere alle persone che viaggiano da tale area di eseguire un test prima della partenza e di sottoporsi a quarantena o autoisolamento. Ciò dovrebbe valere anche per i viaggiatori essenziali, a condizione che ciò non abbia un impatto sproporzionato sull’esercizio della loro funzione o necessità. I lavoratori dei trasporti, tuttavia, dovrebbero in linea di principio essere esentati dai test e dai requisiti di quarantena”.