Arte

Non solo la “poltrona di stracci” a De Ferrari: dal 24 settembre una mostra a Villa Croce

Altre due installazioni del designer Gaetano Pesce nelle piazze della città, l'assessora Grosso: "Lo scopo dell'arte contemporanea è creare dibattito"

Genova. Si chiama Up di stracci ed è senza dubbio l’installazione artistica più discussa degli ultimi tempi a Genova. E anche se molti faticheranno a crederlo, quella strana poltrona ricoperta di vestiti in piazza De Ferrari porta la firma di uno dei più grandi designer italiani ancora viventi, lo spezzino Gaetano Pesce, residente dal 1980 a New York e autore della mostra In ricordo di un amico che sarà visitabile dal 24 settembre al museo di arte contemporanea di Villa Croce dove sarà esposta per la prima volta a livello mondiale una sua opera inedita.

La mostra, dedicata all’amico Germano Celant, in realtà si comporrà di due parti, una all’interno del museo e l’altra diffusa per le strade della città. Nelle ultime ore, infatti, sono comparse altre due installazioni nel centro di Genova: la Maestà tradita in piazza Fontane Marose e la Sedia portaritratti in piazza Matteotti. A Villa Croce sarà esposta anche La Crocefissione della manualità, realizzata nel 2020 durante il lockdown, opera che Pesce ha deciso di esporre per la prima volta nel capoluogo della sua Liguria.

Generico settembre 2021

Up di stracci, realizzata nel 2016, è la riproduzione su larga scala della poltrona della serie Up, poltrona di design prodotta a partire dal 1969 dall’azienda italiana Cassina & Busnelli. I vestiti femminili che la ricoprono sono un messaggio di sensibilizzazione alla violenza sulle donne. Messaggio che molti genovesi e turisti di passaggio a De Ferrari, rimasti incuriositi e molte volte attoniti, hanno faticato a cogliere anche per l’assenza di indicazioni che permettessero di capire lo scopo dell’installazione (c’era un QR Code adesivo sulla palla di ferro ma poi è scomparso).

“Sicuramente l’arte contemporanea crea questa sorta di divisione, ognuno esprime il suo pensiero – risponde l’assessora comunale alla Cultura, Barbara Grosso -. Lo scopo è anche creare un dibattito. Non c’erano indicazioni perché non è stato semplice, sono opere che arrivano da lontano, molto pesanti, è stato difficile poterle posizionare, abbiamo lavorato di notte. L’ultima cosa che si fa è mettere una didascalia”.

poltrona up stracci gaetano pesce de ferrari

Sull’opera – contestatissima sui social dove il pubblico si è diviso tra commenti ammirati, divertiti e disgustati – si è abbattuto anche il “fuoco amico” della Lega. L’ex presidente del Municipio Centro Ovest Renato Falcidia non ha risparmiato critiche: “Auspichiamo che la vistosa mole di rifiuti venga al più presto rimossa dalla piazza principale della nostra città, ristabilendo decoro, buongusto e senso della misura”. Post che ha incassato anche il like della consigliera comunale Francesca Corso. “Non credo sia questa la cosa importante – taglia corto l’assessora Grosso -. Come sempre fa l’arte contemporanea deve creare un’emozione, un’opinione.

Generico settembre 2021

“È un modo per colorare la città di Genova finito il Salone Nautico e proseguire su una strada di vitalità e ritorno all’allegria in un periodo cupo – commenta il presidente ligure Giovanni Toti, impegnato invece in una serie di pose fotografiche con le installazioni a De Ferrari e Matteotti -. Una mostra come questa è un segnale importante e innovativo per la nostra città. Coloriamo l’autunno nella convinzione che né la stagione turistica né la vita debbano fermarsi con le prime nuvole della nostra stagione.

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