Genova. “Se dovessimo riscontrare ulteriori difficoltà e le misure prese non dovessero funzionare, certamente potremmo immaginare anche noi situazioni di ulteriore chiusura, in tutto o in parte, lo vedremo”. Così il presidente Giovanni Toti ha risposto in conferenza stampa sull’ipotesi di un nuovo lockdown per Genova, una delle città sotto la lente del comitato tecnico scientifico che sta facendo pressioni su Conte per misure molto più restrittive di quelle in vigore.
“Domani è possibile che ci sia un nuovo round negoziale, di confronto col governo. Vedremo cosa verrà proposto – spiega Toti -. Mi pare che il presidente del Consiglio abbia più volte detto che il “modello Liguria“, le attività mirate fatte prima sulla Spezia e poi su Genova, sono il metodo di risposta. Se ci saranno parametri condivisi col governo da cui partire per applicare quelle misure a determinate aree ben venga”.
Blocco degli spostamenti non necessari tra comuni e/o regioni, stretta sulle uscite di casa soprattutto negli orari serali, maggiore ricorso a smart working e didattica a distanza: queste le misure al vaglio del governo che potrebbero riguardare anche il capoluogo ligure, considerato che si tratta del territorio col più alto numero di positivi per tamponi effettuati.
“Al momento direi che non prevediamo nelle prossime ore nulla di simile, ci aspettiamo un confronto col governo sulla situazione generale, poi prenderemo ulteriori decisioni – ha precisato il governatore -. Abbiamo sempre cercato un confronto, quindi non c’è nessun motivo ostativo in questo senso. Sul lockdown generalizzato del paese io resto molto perplesso, nonostante la situazione complessa, perché anche la nostra economia è molto in difficoltà”.
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