Genova. Ancora qualche ora di tempo, per Regione Liguria e Comune di Genova per valutare le norme del nuovo dpcm e la resistenza del virus nel centro storico e in altri quartieri per capire se intervenire sulle restrizioni già imposte dal governo con un’ulteriore ordinanza. Perché la circolazione – in parte dei vicoli, in parte di Sampierdarena, di Rivarolo e Cornigliano – continua a essere preoccupantemente al di sopra della media nazionale e il risultato è che oggi a Genova sono stati registrati 354 casi.
Sia il sindaco Marco Bucci, sia poi il presidente della Regione Giovanni Toti hanno anticipato che tra le misure estensive del dpcm, a Genova, potrebbe esserci una stretta sui self service h24, i negozi-macchinetta che troppo spesso si trasformano in luoghi d’assembramento. Toti, poi, nel punto stampa serale, ha parlato della possibilità del divieto di stazionamento in alcuni quartieri cittadini, sulla stregua di quanto applicato nelle settimane scorse nel quartiere Umbertino alla Spezia.
Quindi, niente ulteriori restrizioni per le attività commerciali, per ristoranti e bar. Anzi, a questo proposito Bucci ha assicurato che l’amministrazione farà un ulteriore sforzo sul fronte della concessione gratuita dei dehors (nel dpcm si vieta il consumo al bancone, nei locali senza tavoli, dopo le 21).
“Sperando che queste misure – ha affermato Toti – unitamente ai divieti del dpcm e all’uso delle mascherine possano aiutarci a ricondurre l’epidemia di Covid a numeri più gestibili”. Secondo il presidente della Regione, la situazione negli ospedali, è comunque tale da “darci una certa serenità”.
“Genova è l’area più critica della Regione – ha sottolineato Bucci – e ci sono alcune zone, individuabili con il codice d’avviamento postale, dove l’incidenza è oltre 20 volte più alta che nei quartieri dove invece è più bassa, adesso bisognerà capire se prendere misure di prevenzione aggiuntive o se basteranno quelle del governo”.