Cosa cambierà

Marassi e Quezzi in rivolta contro i tagli alle linee Amt, il presidente Guidi: “Messaggio fuorviante”

Dopo l'estate al via i lavori in corso Sardegna. Raccolte più di 1.800 firme contro la rivoluzione legata agli assi di forza: "Meglio potenziare la rete esistente"

Generico aprile 2024

Genova. Cresce il malcontento nei quartieri della Bassa Valbisagno per l’annunciato taglio alle linee collinari Amt come conseguenza del progetto degli assi di forza del trasporto pubblico. In questi giorni proseguono le assemblee pubbliche organizzate dal circolo Nuova Ecologia e dai comitati dei residenti che hanno ribattezzato l’operazione di Tursi “lo sconquasse” con un gioco di parole. Finora sono state oltre 1.800 le firme raccolte per la petizione da indirizzare al Comune.

La rivoluzione è stata confermata dai tecnici di Comune e Amt durante l’ultima commissione consiliare nei pressi di corso Sardegna. Tutti i bus che oggi raggiungono le alture di Marassi e Quezzi faranno capolinea in piazza Galileo Ferraris, o meglio, nella parte iniziale di corso Sardegna che ospiterà il nuovo hub. Da qui, sullo stesso marciapiede, partiranno i mezzi elettrici da 18 metri in direzione Sampierdarena o Campi che in orario di punta mattutino avranno frequenza di 2 minuti e mezzo.

In particolare, a Quezzi sparirà il 47 e l’82 sarà limitato in piazza Galileo Ferraris, mentre il 37 e il 356 si fonderanno in un’unica linea che congiungerà via dei Platani e il Biscione passando dal nuovo capolinea. Non cambierà molto per 381 e 383, già da anni limitati a Marassi. In questo modo tutti gli utenti della zona saranno obbligati a cambiare vettura per raggiungere Brignole (attuale capolinea della maggior parte delle linee), anche se in compenso potranno proseguire ben oltre De Ferrari restando a bordo della linea di forza. Ad essere penalizzato sarà pure l’interscambio con la metropolitana, che oggi avviene comodamente in via Canevari.

I comitati protestano contro il “taglio delle linee collinari che non porteranno più direttamente in centro” e “contro il nuovo capolinea davanti a piazza Galileo Ferraris, dove ci sarà l’obbligo di cambiare mezzo”, e chiedono invece “un potenziamento delle linee attuali” e lo spostamento del capolinea dell’asse di forza “altrove, dove non crea disagio”. Tra i residenti, infatti, c’è preoccupazione soprattutto per la vicinanza dei bus alla scuola. L’infrastruttura – aggiungono – dovrebbe diventare “occasione per migliorare le zone del quartiere che attraversa”. La raccolta firme prosegue in 17 punti diversi, tra cui il circolo Arci di Quezzi alta, il circolo Santa Margherita di viale Bracelli e numerose attività dei quartieri.

Di diverso avviso è il presidente del Municipio Bassa Valbisagno, Angelo Guidi: “Secondo me sta passando un messaggio un po’ fuorviante, cioè che il cittadino debba cambiare un autobus quasi per sfizio. In realtà saranno due mezzi molto diversi: uno è un mezzo piccolo, elettrico, che serve una zona collinare, l’altro è un mezzo molto più capiente, con una frequenza molto elevata, che permette un trasporto veloce e una lunga percorrenza. Il concetto non è cambiare autobus, ma cambiare sistema di trasporto. L’importante è che il punto di interscambio sia il più riparato e servito possibile, per ridurre il disagio della rottura di carico. Non vogliamo assolutamente penalizzare le aree collinari”.

Intanto dopo l’estate, secondo le informazioni riportate da Guidi nell’ultimo consiglio municipale, dovrebbero partire i lavori in corso Sardegna. Escluso dopo un lungo confronto il taglio degli alberi a centro strada, bisognerà comunque ricavare le due corsie riservate lungo lo spartitraffico. “Purtroppo avremo un saldo della sosta abbastanza negativo – ammette il presidente del Municipio -. La realizzazione di autosilos è vincolata al fatto che l’area è ancora esondabile. Lo sforzo nei prossimi mesi sarà fare in modo che le aziende interessate si coordino tra loro in fase di cantiere e comprendano che questa città ha una serie di vincoli oggettivi: se si potrà lasciare anche solo un posteggio libero sarà fondamentale per i cittadini”.

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