Genova. “E’ una vergogna che i liguri siano costretti a subire le conseguenze del braccio di ferro tra le società concessionarie delle autostrade da una parte e il Governo Conte dall’altra. Se Pd-M5S non vogliono togliere le concessioni, almeno impongano di fare i necessari lavori previsti dal contratto, ma con tempi e modi idonei a non creare forti disagi al traffico”. Lo ha dichiarato oggi il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana (Lega).
“Infatti – ha spiegato Piana – recandomi regolarmente da Imperia alla sede in via Fieschi a Genova anche durante il periodo di lockdown, posso personalmente testimoniare che per quella tratta ci volevano circa 50 minuti perché non c’erano cantieri in corso. Ora ce ne sono una ventina, di cui molti sono lunghi diversi chilometri, ed è un disastro. Per quanto riguarda la tratta La Spezia-Genova e il nodo del capoluogo ligure, come riferito da altri colleghi amministratori, in sostanza è la stessa cosa. L’assenza di traffico sarebbe stata invece una buona occasione per effettuare i lavori in vista della stagione estiva, senza arrecare danni ai liguri già sottoposti ai disagi a causa del tragico crollo del Ponte Morandi. Facendo lo slalom tra i cantieri, oggi sembra quasi che le nostre autostrade siano state bombardate”.
“La totale assenza di coordinamento e di pianificazione dei lavori tra Ministero delle Infrastrutture e Autostrade rischia di mandare la Liguria al collasso con l’apertura del traffico tra regioni, che avverrà molto probabilmente la prossima settimana, con danni irrecuperabili per il nostro tessuto economico”. È lo sfogo dell’assessore regionale allo Sviluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti.
“Stiamo assistendo alla solita confusione dettata da una forte incapacità nel gestire le manutenzioni ordinarie, ancor prima dei lavori futuri – prosegue l’assessore – Chi dovrebbe dettare l’agenda dei lavori, forse non si accorge che la produttività di un’azienda di autotrasporto, così come la capacità di consegna della merce da parte di tutti gli operatori, è una garanzia per la portualità, per la città e l’economia di un’intera regione. Il problema è garantire sì la sicurezza, ma conciliata con la capacità operativa, con il fatto che i veicoli non debbano fermarsi e che la merce possa arrivare nei supermercati o in porto nei tempi giusti. Abbiamo chiesto più volte al ministero di partecipare ai tavoli di coordinamento, che settimanalmente convochiamo con i rappresentanti economici territoriali, ma non ci hanno mai risposto”.
“La totale assenza di coordinamento e di pianificazione dei lavori tra ministero delle infrastrutture e Autostrade rischia di mandare la Liguria al collasso con l’apertura del traffico tra regioni, che avverrà molto probabilmente la prossima settimana, con danni irrecuperabili per il nostro tessuto economico – si sfoga l’assessore allo viluppo economico di Regione Liguria Andrea Benveduti -. La Liguria sta già pagando la chiusura dei trasporti eccezionali, che ricordiamo ricoprono una fetta importante della nostra economia, e che avremo difficoltà a recuperare. Serve un coordinamento forte, così come occorre finalmente una presa di posizione chiara e decisa da parte del governo sul tema della revoca della concessione ad Autostrade per l’Italia. È due anni che ne sentiamo parlare. Se non capiamo che sui temi infrastrutturali, specie sulla realizzazione di opere come la Gronda e il Terzo Valico, la Liguria si gioca i prossimi 50 anni, difficilmente ne verremo fuori” conclude Benveduti.
Ieri il governatore Giovanni Toti ha chiesto ai responsabili delle società concessionarie – compreso l’ad di Aspi Roberto Tomasi a Genova per una serie di vertici istituzionali – di organizzare il lavoro nei cantieri liguri su tre turni, sette giorni su sette, al fine di garantire la sicurezza ai cittadini ed evitare il più possibile il caos e le code estenuanti in autostrada, che poi hanno pesanti conseguenze anche sul traffico cittadino genovese.