Genova. In Liguria ci sono casi sospetti per coronavirus, cioè persone in attesa del responso del tampone per capire se abbiano contratto l’infezione. Lo ha detto Filippo Ansaldi, responsabile della prevenzione di Alisa, facendo il punto sulla situazione in regione. “I tamponi sono stati fatti nelle ore scorse – ha detto il medico – in questo momento sono in corso accertamenti tecnici. Non è possibile avere il risultato subito, applichiamo algoritmi condivisi con il ministero. Sarà necessario attendere almeno quattro ore”.
Finora non risultavano casi sospetti in Liguria. “Abbiamo condiviso con le direzioni sanitarie le nuove definizioni di caso sospetto – ha detto Ansaldi -. Con questo termine si intende chi ha un’infezione respiratoria e negli ultimi giorni è stato nelle aree infette, oppure gli operatori sanitari o tutti coloro che hanno una sindrome respiratoria e hanno avuto contatti con casi confermati o sospetti”.
In Liguria sono aumentati anche i cittadini in isolamento fiduciario o coatto. Oltre a quelli già registrati negli scorsi giorni, si segnalano nove persone a Montemarcello provenienti da Codogno e da Piacenza, una famiglia di Torino che si trova nel Savonese dopo avere avuto contatti con casi confermati e due persone a Lerici che sono state nel Lodigiano. Ulteriori dettagli verranno forniti in una conferenza stampa in serata.
“Il sistema dell’autodenuncia sta funzionando – ha detto il governatore Giovanni Toti – Da ieri è diventato un obbligo per chi è stato in aree esposte al contagio negli ultimi 14 giorni ed è facoltà dei sindaci usare poteri di autorità laddove gli isolamenti fiduciari non funzionassero. Ma al momento non abbiamo notizie del genere”.