Genova. Bagarre in consiglio comunale a Genova a partire dalla questione Coronavirus per la seduta che, tra oggi e domani, dovrà (dovrebbe?) votare il bilancio dell’ente. La seduta – hanno scoperto questa stessa mattina i consiglieri – si tiene a porte chiuse, anche se trasmessa pubblicamente in streaming, come consentito dal regolamento, per via dell’ordinanza di Regione Liguria emessa ieri e che impone la chiusura di alcuni luoghi pubblici.
Alcuni consiglieri d’opposizione hanno presentato diverse mozioni d’ordine per chiedere che la seduta fosse sospesa per una riunione dei capigruppo e per consentire di verificare le condizioni igieniche dell’aula.
Tra gli interventi quello del consigliere del M5s Stefano Giordano, vigile del fuoco: “In quest’aula c’è un’alta densità, oltre 100 persone tra consiglieri, giunta, dipendenti comunali, ufficio stampa e polizia locale – ha affermato – bisognerebbe fare un controllo sulla sanificazione, sullo stato dei filtri dell’aria condizionata e sulla temperatura di chi è presente”. Anche da Pd, Lista Crivello e Italia Viva sono arrivate forti critiche.
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Mentre i toni iniziavano decisamente a scaldarsi, tra urla, liti, e richiami all’ordine, con lo stesso sindaco Marco Bucci che iniziava a dare segnali di insofferenza, il presidente del consiglio Alessio Piana ha rimesso all’aula la decisione se sospendere o meno la seduta. Il consiglio ha scelto di proseguire (15 voti a favore della sospensione su 37 presenti). Questo non ha placato le proteste dell’opposizione e la seduta è stata sospesa per alcuni minuti per riportare la situazione alla calma. Altre sospensioni sono state necessarie successivamente, per gli stessi motivi.
Intanto il consigliere di Forza Italia Guido Grillo, decano del consiglio comunale, si è presentato indossando una mascherina, anche se poi ha votato con la maggioranza (la foto è stata scattata dal consigliere Alessandro Terrile).
Quella relativa al Coronavirus non è stata l’unica polemica legata al consiglio comunale convocato per l’approvazione del bilancio. I gruppi di centrosinistra hanno criticato la decisione della segreteria di limitare il minutaggio degli interventi per emendamenti e dichiarazioni di voto.