Regione

Biodigestore Isola del Cantone, M5S: “La giunta Toti faccia marcia indietro”

Alice Salvatore

Liguria. “Continua il vergognoso balletto tra centrodestra e centrosinistra sul biodigestore di Isola del Cantone. L’ultima puntata di questo teatrino è andata in scena in Commissione Controlli: da una parte l’assessore Giampedrone che giustifica il via libera al progetto con un presunto rapporto virtuoso tra costi e benefici; dall’altra il Partito Democratico che, con un notevole sforzo di fantasia e coraggio, finge di opporsi a un progetto deliberato in prima istanza il 10 luglio 2014, quando la Liguria era ancora un monocolore ‘democratico’. Non esiste alcun possibile rapporto favorevole tra costi e benefici per un biodigestore dalle dimensioni abnormi che non produce energia, ma si limita a trattare rifiuti per un tonnellaggio ben al di là dell’esigenze della valle. Il tutto a soli 70 metri dallo Scrivia e a 5 metri di dislivello dal letto di magra, a brevissima distanza da abitazioni e insediamenti produttivi”. Lo dicono Alice Salvatore e Marco De Ferrari, portavoce del M5S in Regione.

“Il MoVimento 5 Stelle è l’unica forza politica che combatte, a testa alta e a mani libere, contro questo sciagurato progetto: dalla prima interrogazione dell’autunno 2015 all’interpellanza della primavera 2016, sino all’Ordine del giorno dell’estate scorsa, votato dalla stessa maggioranza che oggi ha cambiato idea. Cos’è successo, nel frattempo, in Giunta? Cos’ha fatto cambiare idea a Toti e Giampedrone tanto repentinamente da approvare una delibera natalizia a favore del biodigestore? Non ci stiamo ai giochetti della vecchia politica che calibrano costi e benefici a misura dei propri interessi e non a quelli del territorio e della cittadinanza. Per noi nessun rapporto costi-benefici può giustificare un’opera così impattante e dannosa per cittadini e ambiente”, proseguono.

“Ma la battaglia non finisce qui e proseguirà in Commissione Territorio e Ambiente con la nostra richiesta di audizione, speriamo decisiva, anche del Presidente dell’inchiesta pubblica. Si stralci la delibera del 30 dicembre e si avvii un percorso realmente partecipato per valutare il reale impatto ambientale dell’impianto a Isola del Cantone. L’ultima parola, però, toccherà a Città Metropolitana, il cui piano rifiuti non prevedeva il biodigestore in quella sede. Lo chiarisca una volta per tutte e ribadisca un no convinto a questo nuovo ecomostro inutile in Liguria”, concludono.

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