Genova. Il sostituto procuratore Luca Scorza Azzarà ha chiesto questa mattina 6 anni e 4 mesi di reclusione per l’ex direttore provinciale dell’Inail Pietro Pastorino accusato di truffa nell’ambito dell’inchiesta sulle pensioni amianto, che secondo gli inquirenti furono date a chi non ne aveva diritto.
Oltre a Pastorino, in questo primo filone di inchiesta, sono indagati anche i funzionari dell’Inail Cinzia Rotella e Paolo Rebollini per i quali il pm ha chiesto rispettivamente 5 anni e 2 anni e 4 mesi.
Secondo l’accusa i funzionari avrebbero certificato circa 250 pensioni ad altrettanti dipedenti di Ansaldo che non ne avrebbero avuto diritto con un danno per l’Inps pari a 36 milioni di euro. La stessa cifra che la Corte dei conti aveva addebitato ai tre nel 2012 come danno erariale, ma la settimana scorsa la sezione di Appello della Corte dei Conti ha ridimensionato il danno a 150 mila euro trasformando il dolo in colpa grave, anche perché i tre funzionari da soli avevano dovuto gestire circa 35 mila pratiche venendosene contestate solo 263.
Gli avvocati difensori dei funzionari hanno depositato oggi la sentenza dei giudici romani al Tribunale di Genova. L’udienza è stata rinviata al 1 dicembre.