Economia

Tunnel Rapallo-Santa: la replica di Campodonico e Paita

Mentore Campodonico - Raffaella Paita

Genova. Dopo l’incontro tenutosi oggi in Regione Liguria alla presenza dell’assessore alle Infrastrutture Raffaella Paita per discutere sul progetto del tunnel Rapallo-Santa, sfociato nella secca risposta negativa del sindaco di Santa Margherita, Roberto De Marchi, non è mancata la controbattuta.

“Abbiamo ribadito l’importanza e la centralità del tunnel che è un’opera fondamentale non solo per Rapallo ma per tutto il Tigullio – ha detto il sindaco di Rapallo, Mentore Campodonico -Noi andremo avanti con tenacia e abbiamo chiesto alla regione di farsi carico delle sue attribuzioni per un problema che è regionale e altresì continueremo nella realizzazione da un lato della seconda corsia a scendere in via Mameli col golf e con la rotatoria da Sigi. Ieri sono stato a Roma ed ho avuto l’avallo anche di Anas  per questo tipo di intervento. Saremo costretti ad individuare, nell’ambito della leggittimità e del buon senso, i provvedimenti di regolarizzazione del traffico.

Non è assolutamente vero – ha voluto chiarire Campodonico – che scarichiamo su Santa Margherita i problemi del traffico di Rapallo, come dice De Marchi. Il problema è di tutti. Il 30 per cento delle vetture che escono dal casello sono direTte a Santa Margherita, quindi è giusto che il titolare del fondo dominante si faccia carico e contribuisca a risolvere il problema”.

Due posizioni, quindi, completamente diverse che sembrano non facilitare il lavoro dell’assessore alle infrastrutture, Raffaella Paita.

“E’ invitabile che la regione svolga la funziona di facilitatore in questa fase – ha affermato la Paita. D’altronde quest’opera rientrava nei finanziamenti di autostrade e fa parte di una convenzione, quindi credo che la strada giusta sia ragionare sul complesso della situazione del Tigullio.

Questa giunta sta investendo tantissimo su quest’aria della Liguria. Noi cercheremo di verificare sul campo se ci sono scenari praticabili che consentano di mettere a sistema le posizioni dei due enti.
Il giorno 15 mi recherò per un sopralluogo di queste due zone e poi faremo delle votazioni tecniche sulla base delle quali assumere delle decisioni”.

Ma per la Paita gli obiettivi fondamentali sono due: “Non perdere i finanziamenti, cercare di avere delle percorribilità tecnicamente probabili, ed avere una funzione di ausilio per questi territori e per la loro economia e il turismo.

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