Grande opera

Gronda, ad agosto il progetto aggiornato: dopo il via libera potranno partire gli scavi

Quasi terminato il primo lotto dei lavori propedeutici, Tomasi (Autostrade): "Stiamo aprendo tutti i cantieri possibili"

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Genova. Sarà consegnato ad agosto il progetto aggiornato della Gronda di Genova che permetterà di iniziare il primo lotto dei lavori. A comunicarlo è stato oggi l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi durante la cerimonia di avvio del cantiere del tunnel subportuale, facendo il punto sulle varie opere in partenza sul territorio.

“Stiamo lavorando nei cantieri di preparazione, con tutti i lotti zero, stiamo aprendo tutti i cantieri possibili – ha spiegato Tomasi – Sono impegnati circa 300 milioni di euro di investimenti, ne abbiamo già eseguiti 200 milioni. Ad agosto contiamo di ripresentare il progetto con tutte le integrazioni di miglioramento ambientale e di sicurezza che ci sono state chieste (ci saranno livelli di sicurezza che oggi non sono applicati in nessuna parte d’Europa) in modo tale da poter attivare gli iter autorizzativi di avvio”.

Nel frattempo sono in corso i lavori propedeutici, spacchettati a loro volta in tre lotti. Il lotto 0, relativo al campo base in area ex Colisa e ai cantieri in ambito Polcevera, è ormai completato al 93% dopo oltre un anno di lavori. Il lotto 0A, riferito ai cantieri in aree industriali, è al 45% di avanzamento. Sono partite a settembre le opere del lotto 0B, quello degli imbocchi principali, arrivato al 7%. L’ultimazione complessiva di questa fase preliminare – che comprende opere di pulizia e regimazione idraulica, demolizioni, allestimento dei campi operativi – è prevista a settembre 2025.

Il primo lotto potrà partire a valle del via libera del Consiglio superiore dei lavori pubblici al quale seguirà la firma definitiva del ministero delle Infrastrutture sul progetto esecutivo. L’adeguamento non riguarda tanto il tracciato, ormai blindato da anni, quanto le tecnologie per il monitoraggio del traffico e la manutenzione, predisposizioni per la guida autonoma e controllata, e l’ottimizzazione dei cantieri per ridurre l’impatto sul traffico in città.

Le novità integrate nel progetto prevedono sensori più avanzati per il monitoraggio delle strutture, sistemi per il monitoraggio del traffico e delle merci pericolose ma anche predisposizioni per guida autonoma e controllata. Sul fronte dei lavori gli obiettivi sono ridurre i tempi di costruzione, ridurre l’impatto dei cantieri sul traffico in città e quello del trasporto dei materiali di scavo.

Per ripassare qualche numero: la Gronda di Genova – corrispondente al raddoppio dei tratti urbani della A10 e della A7 tra Vesima, Bolzaneto e Genova Ovest – comprende 72 chilometri di nuovi tracciati, di cui 50 in galleria, 23 imbocchi di gallerie, 12 milioni di metri cubi di materiale da scavo (col 97% di riutilizzo in porto), 37 nuovi ponti e viadotti. Sono previste opere di compensazione ambientale tra cui parco fotovoltaico, interventi di forestazione, recupero di cave. I tempi di realizzazione sono stimati in dieci anni con l’impiego di 7mila maestranze all’anno.

Per quanto riguarda le altre opere di Autostrade, è attesa entro marzo la chiusura della valutazione di impatto ambientale nazionale sul tunnel della Val Fontanabuona con chiusura della conferenza dei servizi entro maggio 2024. Entro dicembre 2024 dovrebbe concludersi la procedura per il nuovo svincolo di Pegli. Vanno avanti intanto i lavori sul nodo di San Benigno, dopo l’apertura delle rampe più importanti avvenuta a inizio anno: entro il 2025 sarà completato anche l’ambito E che interessa lo smistamento del traffico in ingresso e in uscita dal futuro tunnel subportuale.

L’opera più impattante è però l’ammodernamento della rete autostradale conseguente al crollo del ponte Morandi. Entro il 2024 si prevede di completare le ispezioni in 241 gallerie e gran parte della seconda fase di adeguamento alle normative di sicurezza per 117 fornici (97%). A fine 2023 i lavori sui tunnel erano completati per il 46% dell’estensione totale (113 chilometri), mentre la riqualifica delle barriere di sicurezza era arrivata al 18% e le barriere antirumore al 60%.

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