Genova. Non hanno fatto in tempo ad arrivare, che le ruspe si sono subito dovute fermare: a Caricamento il maxi cantiere per il restyling della piazza subisce una battuta d’arresto per il ritrovamento dei resti degli antichi moli medievali, reperti preziosissimi dal punto di vista storico, ma estremamente delicati da gestire in un cantiere di queste dimensioni.
Il ritrovamento è avvenuto nel corso degli scavi per riqualificare la piazza, entrati nel vivo a fine anno, ed è subito scattata la segnalazione alla Soprintendenza. Saranno adesso gli esperti del ministero a valutare se il progetto dovrà essere modificato, e se sì a che livello. E sulla base di queste valutazioni cambierà inevitabilmente anche la data di fine lavori, prevista a dicembre 2024 (a marzo però gran parte dell’area, compresi i parcheggi merci, avrebbe dovuto essere liberata da transenne e paratie).
“I tempi sono più o meno rispettati, anche perché si era messa in conto la possibilità di fare ritrovamenti di questo genere scavando in quel punto – spiega il presidente del Municipio Centro Est, Andrea Carratù – Ciò che può succedere è che ci siano variazioni al progetto per valorizzare ciò che è stato trovato. Non ritengo che i ritrovamenti avranno un effetto così impattante sul cronoprogramma e sul progetto come accaduto per la Loggia di Banchi”.
L’ipotesi più probabile dunque è che la Soprintendenza, una volta effettuata la valutazione, chieda al Comune di rivedere il progetto per tutelare e preservare i resti degli antichi moli. Nel frattempo l’attività in cantiere è ferma. Il risultato finale sarà un’area di circa 2.500 metri quadrati risistemata con nuovi alberi, mentre per le annunciate panchine che li dovevano circondare nel progetto originale bisognerà attendere: “Prima verrà realizzata l’area verde con gli alberi – conferma Carratù – poi valuteremo cosa fare con le panchine. La zona è delicata. Il progetto è bellissimo, ma vogliamo evitare che si creino bivacchi e si aumenti il degrado. Verranno posizionate in seguito, sulla base di valutazioni specifiche”.