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Valbisagno, lavori alla rimessa Gavette: addio alla “casetta del ferramenta” in fondo a via Lodi fotogallery

Iniziata la demolizione dell'edificio, via Piacenza chiusa e riaperta tra il ponte Feritore e via Lodi

Generico novembre 2023

Genova. È iniziata oggi la demolizione della casetta all’angolo tra via Piacenza e via Lodi, in Valbisagno. Dalle 5.30 di questa mattina la strada è stata chiusa al traffico nel tratto tra ponte Feritore e via Lodi. Nel primo pomeriggio la riapertura.

Avanzano così i lavori per la costruzione della nuova rimessa Gavette nell’ambito del primo lotto del progetto degli assi di forza. La futura rimessa, dotata di una copertura di 6mila metri quadrati con aree verdi e impianti sportivi, ospiterà infatti una cinquantina di mezzi elettrici a batterie.

Un pezzo di storia che se ne va per il piccolo quartiere di San Sebastiano, stretto sulla sponda destra del torrente, nel punto più critico per la viabilità. Il piccolo edificio ospitava il negozio di ferramenta di Massimo Ferrante – solo un omonimo dell’ex presidente del Municipio Bassa Valbisagno – che è stato espropriato insieme alle attività adiacenti e si è trasferito ormai da diversi mesi in via Molassana.

I lavori alle Gavette fanno parte del primo lotto aggiudicato già a inizio 2022 al raggruppamento di imprese formato da Arco, Cosedil e Gemmo per un valore complessivo di circa 66 milioni. Sulla tabella di marcia c’è più di un anno di ritardo, ma la rimessa dovrebbe essere comunque pronta entro metà 2025, in tempo per l’entrata in funzione delle prime linee. Al disegno degli spazi sulla copertura del deposito contribuiranno i bambini dell’istituto comprensivo Staglieno che da sempre subiscono i disagi provocati dagli autobus e che hanno contribuito a suggerire la configurazione della piastra.

Sulla sponda opposta, intanto, procedono i lavori all’ex officina Guglielmetti dove le ruspe hanno demolito nelle settimane scorse anche lo storico frontale su Lungobisagno Dalmazia, quello che recava l’insegna col nome del polo manutentivo, assunto nel secondo Dopoguerra da quello che era stato inaugurato nel 1935 come deposito littorio per i tram. Quest’area vedrà da una parte l’estensione del centro commerciale della Coop, progetto da 23 milioni che consentirà quasi di raddoppiare la superficie della piattaforma di piazzale Bligny, dall’altra quello che in prospettiva sarà un nuovo hub di servizi per la mobilità genovese e non solo.

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