Genova. È stato arrestato a Genova Pasquale Bonavota, di 49 anni, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità facenti parte del “programma speciale di ricerca” del ministero dell’Interno.
Bonavita è stato catturato dai carabinieri a conclusione di indagini condotte dal Ros e dai comandi provinciali dei carabinieri di Vibo Valentia e Genova. È stato fermato dopo essere entrato nella chiesa di San Lorenzo, la cattedrale di Genova. I carabinieri del reparto operativo, coordinati dal colonnello Michele Lastella, del capoluogo ligure, lo hanno seguito per un tratto e poi, una volta dentro la chiesa, lo hanno arrestato. Aveva un documento falso. I militari erano sulle sue tracce dal 2021.
Il latitante era ricercato per un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’indagine Rinascita-Scott del Ros, dal gip di Catanzaro.
È ritenuto responsabile di associazione mafiosa come promotore della cosca omonima rientrante nella locale di ‘ndrangheta di Sant’Onofrio.
“Un grande successo dei nostri investigatori” ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi “complimentandosi con l’Arma dei Carabinieri per l’arresto di Pasquale Bonavota, esponente di spicco della ‘ndrangheta, inserito nell’elenco dei latitanti di massima pericolosità”. La cattura a Genova dell’uomo, ricercato dal 2018 con le accuse di associazione
di tipo mafioso e omicidio aggravato rappresenta “una risposta forte dello Stato che conferma ancora una volta – dopo gli arresti da inizio anno di Matteo Messina Denaro ed Edgardo Greco – il grande impegno di magistratura e Forze dell’ordine per contrastare le organizzazioni mafiose e assicurare alla giustizia pericolosissimi criminali” ha sottolineato il titolare del Viminale.