Genova. Non ce l’ha fatta il ragazzino di 14 anni che venerdì scorso era rimasto incastrato sott’acqua nel fiume Entella ed era poi giunto in condizioni disperate presso la Rianimazione dell’ospedale pediatrico genovese. Il suo nome è Andrea Demattei, e viveva a Sestri Levante.
A comunicarlo la Direzione dell’Istituto Gaslini dove era ricoverato, che aggiunge: “Enorme riconoscenza va alla famiglia che ha espresso il forte desiderio che il ragazzo potesse donare i propri organi, per tanto sono state attivate le procedure per effettuare gli espianti possibili”.
L’incidente è avvenuto lo scorso 12 gennaio, durante un’escursione dall’allenamento con la canoa: il ragazzo era uscito con quattro compagni per una sezione di allenamento quando la sua canoa ha sbattuto contro un tronco portato dalla corrente ingrossata dalle piogge dei giorni scorsi. Il natante si è ribaltato e spezzato e Andrea è finito sott’acqua, con le gambe incastrate tra i rami e il legno. Nell’immediato l’istruttore che accompagnava i ragazzi della scuola di canoa ha provato in tutti i modi a tirarlo fuori, senza esito.
Per liberarlo i vigili del fuoco sono arrivati con i sommozzatori che hanno poi aperto un varco con la motosega. La canoa è rimasta incastrata tra un pilone del ponte della Maddalena, che collega Chiavari e Lavagna, e il tronco. Le condizioni di Andrea erano apparse subito disperate: il giovane è arrivato all’ospedale pediatrico con l’elicottero Grifo in arresto cardiaco dopo essere stato rianimato a riva per oltre 30 minuti davanti agli occhi attoniti degli amici. Oggi dopo quattro giorni di battaglia, il giovane è spirato.
Nel frattempo la procura di Genova ha aperto un fascicolo: il pubblico ministero Francesco Cardona Albini disporrà nelle prossime ore accertamenti per capire se vi siano responsabilità per quanto successo. La procura vuole capire se la canoa fosse in buone condizioni idonea alla navigazione nel fiume e se l’allenamento avrebbero dovuto farlo in mare anche alla luce del fatto che due giorni prima c’erano state forti piogge e le acque dell’Entella erano ingrossate e la corrente aveva portato detriti.
I famigliari del ragazzino, assistiti dall’avvocato Rachele De Stefanis, hanno puntato contro la disorganizzazione dei soccorsi che sarebbero stati tempestivi ma, a loro dire, “non ci sarebbe stato alcun coordinamento. Forse se avessero agito diversamente le condizioni di Andrea non sarebbero state così disperate“.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e gli assessori della Giunta, in una nota, esprimono profondo cordoglio per la tragica e prematura scomparsa di Andrea Demattei. “La Liguria intera – afferma il presidente Toti – si stringe attorno alla famiglia del giovane e alla comunità di Sestri Levante. Ai genitori va anche un grande ringraziamento per aver acconsentito, in un momento così tragico e doloroso, alla donazione degli organi. Un gesto di grande altruismo e generosità che permetterà di salvare altre vite”.